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Finto nipote con la madre in difficoltà: anziana raggirata per migliaia di euro, beccati i due truffatori

DALLE MARCHE - Denunciati per truffa aggravata in concorso un 38enne e un 50enne di Napoli giunti a Caldarola (Macerata) con un'auto presa a noleggio con la quale, tornando verso casa, avevano "colpito" anche in Abruzzo
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Ormai, purtroppo, non fa più notizia. Ma queste storie continuano a ripetersi a ritmo impressionante. I casi denunciati, che vengono quindi allo scoperto, sono tanti. Ma sono numerosi anche quelli che restano nel sommerso, ovvero nella tristezza e nel dolore di chi li ha subìti. Sono le truffe, ancora più odiose perchè le vittime sono quasi sempre persone anziane.

L’ultimo caso a Caldarola (Macerata), dove una anziana si è presentata dai Carabinieri per una denuncia. E’ finita bene e due delinquenti, un 50enne e un 38enne di Napoli, sono stati individuati e denunciati per truffa aggravata in concorso.

In caserma la donna ha raccontato di aver ricevuto una telefonata di una persona che, spacciandosi per suo nipote, le aveva detto che la madre, cioè la figlia della “vittima”, aveva avuto dei guai con la giustizia per mancanti pagamenti. Il finto nipote le aveva detto che era necessario consegnare dei soldi a un ufficiale giudiziario che sarebbe passato a casa sua per risolvere la questione.

Neanche venti minuti dopo – un classico – alla sua porta si è presentato un uomo, il finto ufficiale giudiziario. Lei gli ha dato tutto quello che aveva in casa: 350 euro in contanti più oro e gioielli per alcune migliaia di euro. Arraffato il bottino l’uomo è fuggito.

Immediate le indagini dei Carabinieri che hanno passato al setaccio le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona individuando l’uomo che era giunto a casa della donna a bordo di un’auto guidata da un complice.

L’auto è risultata noleggiata a Napoli da un 38enne già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri hanno scoperto che la stessa persona aveva soggiornato in un hotel del Nord Italia insieme al compare di 50 anni.

Entrambi, inoltre, nei giorni successivi al “colpo” di Caldarola, erano stato fermati e controllati in Puglia a bordo della stessa vettura. Tornando probabilmente verso il luogo d’origine, uno dei due era stato denunciato, stavolta in Abruzzo, per lo stesso reato.

A questo punto, grazie anche all’analisi del traffico telefonico, i Carabinieri hanno chiuso il cerchio identificando il 50enne (quello entrato in casa) e il 38enne che aveva fatto da “palo”.

Per entrambi è scattata la denuncia per truffa aggravata in concorso. Denuncia che sicuramente, purtroppo, non fermerà la loro consolidata “attività”.


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