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Elezioni, a Palazzo dei Capitani il contest promosso dal comitato “Nardini sindaco”

ASCOLI - Prima di una serie di iniziative per raccogliere idee e proposte per la città in nome dell'amministrare condiviso voluto dal prossimo avversario del primo cittadino uscente Marco Fioravanti. Sono intervenuti studiosi e tanti giovani. L'attuale capogruppo di "Ascolto&Partecipazione" è sostenuto anche da Pd, 5 Stelle, Psi e "Dipende da noi"
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di Andrea Ferretti

 

Con ventiquattr’ore di anticipo sulla presentazione ufficiale della ricandidatura a sindaco di Ascoli, di Marco Fioravanti, il suo prossimo avversario del centrosinistra, Emidio Nardini, ha presenziato al contest – primo di una serie – organizzato dal comitato che lo sostiene.

Si è svolto nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani con lo slogan “A come partecipazione”, coniato per questa campagna elettorale che in città sta già tappezzando di manifesti e faccioni muri, bacheche, vele, pullman e tutto ciò dove è possible affiggere, soprattutto da parte della rodata coalizione di centrodestra.

Emidio Nardini

A Palazzo dei Capitani non c’era ovviamente solo Nardini. Queste le parole pronunciate nel suo intervento da Carlo Di Marco Leone, docente di Diritto Pubblico all’Università di Teramo: «Grazie alla partecipazione e ad uno strumento chiamato forum, abbiamo avviato un percorso che ci ha portato alla constatazione condivisa che la Biblioteca comunale non doveva essere privatizzata, perché quella delibera proposta dall’Amministrazione comunale era illegittima».

Numerosi gli intervenuti per ascoltare i relatori. Apprezzato anche l’intervento del filosofo Roberto Mancini: «Democrazia non è solo poter votare, ma dare risposta ai problemi collettivi. Occorre la garanzia di un metodo fondato sull’etica».

E’ stato il primo contest per raccogliere idee e proposte per la città in nome di quell’amministrare condiviso fortemente voluto da Nardini: «La partecipazione non è uno slogan elettorale – le parole del medico cardiologo che fu candidato sindaco anche cinque anni fa – noi la facciamo in campagna elettorale ma continueremo a praticarla se amministreremo la città».

Tra le varie testimonianze portate nella Sala della Ragione anche quella del giovane avvocato Andrea Dominici: «L’Amministrazione comunale non fa niente per i giovani, si riempie la bocca del termine famiglia ma non fa nulla per le famiglie. Tanti giovani sono scappati da questa città».

Appassionato l’intervento di Angela Verdecchia della “Rete degli studenti medi” la quale ha rivendicato l’ascolto e più spazi per i giovani e le loro istanze: «Voglio formarmi per me stessa, ma anche per essere utile agli altri».

A sostenere Emidio Nardini ci sono il comitato civico “Ascolto&Partecipazione”, di cui è capogruppo in Consiglio comunale, Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Partito Socialista, movimento “Dipende da noi”.

 


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