di Pier Paolo Flammini
Un Tour Virtuale all’interno delle attività commerciali oltre che dei principali punti di attrazione cittadina: il progetto “Cento al Centro“, che ha l’obiettivo di trasformare Centobuchi e Monteprandone in un centro commerciale naturale, si arricchisce del “Virtual Tour“, ovvero un sistema che consente di vedere – letteralmente – l’interno dei negozi, le loro offerte, oltre ovviamente a una facile ricerca dell’esatta localizzazione e i contatti diretti.
Oltre alle attività commerciali (per ora hanno aderito in 13) sarà possibile visitare “virtualmente” anche alcuni degli spazi pubblici più di richiamo della zona, come ad esempio Piazza de L’Unità, il Parco della Conoscenza, la Stazione, il circolo tennis, la parrocchia.
Qui il link per entrare nel “Virtual Tour”.
Il progetto, realizzato dalla ditta Red Orange di Monteprandone con il lavoro di Bannour Zegnani e Cristian Rossi (il coordinamento invece è stato appannaggio della Finconsul di San Benedetto), deriva da un finanziamento ottenuto dal Comune di Monteprandone nel 2022 in risposta a un bando della Regione Marche: Monteprandone arrivò quinto su 31 domande ottenendo in totale 70 mila euro, di cui 15 mila a favore della casse comunali e 55 mila alle piccole e medie imprese aderenti, su un costo totale di quasi 340 mila euro.
«Per quanto riguarda l’intervento del Comune – spiega il sindaco Sergio Loggi – abbiamo anche provveduto a risistemare via Circonvallazione Sud. Con questo progetto cerchiamo di tutelare il commercio cittadino, dando l’immagine di un territorio unito. Le nostre attività commerciali, anche se risentono ovviamente della concorrenza della Grande Distribuzione, sono molto vivaci e abbiamo numeri in crescita, tanto da attrarre spesso residenti dei Comuni vicini grazie a un’offerta molto varia. Per noi questa è una ulteriore promozione del territorio che si unisce al recente ingresso di Monteprandone tra I Borghi Più Belli d’Italia».
Dunque uno strumento di marketing innovativo che in futuro potrebbe veder aumentare anche il numero degli aderenti: una sorta di “Google Street” che però arriva fin dentro le aziende, mostrandole con immagini a 360 gradi.
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