di Pier Paolo Flammini
La casa del futuro settore giovanile rossoblù, e non solo. La U.S. Samb, nella persona del presidente Vittorio Massi – accompagnato dal notaio Maria Elisa D’Andrea, dall’architetto Fabio Scarpantoni e dalla commercialista Vanessa Ripanucci – ha presentato il progetto di riqualificazione dello storico campo sportivo di Porto d’Ascoli, come da progetto protocollato al Comune di San Benedetto lo scorso 15 marzo (clicca qui).
In sintesi, la situazione è questa: la Samb, che ha già certificato la spesa, negli anni scorsi, di 727 mila euro attraverso la famiglia Massi per lavori di miglioramento e messa a norma dell’impianto, ha stimato un ulteriore investimento di 2,5 milioni di euro (per un totale di quasi 3,25 milioni) per il quale, al fine di giungere a un bilancio positivo o comunque in pareggio dell’operazione, ha chiesto la concessione del “Ciarrocchi” per 40 anni.
Dunque qui si aprono due passaggi: da una parte, l’approvazione del progetto di riqualificazione presentato da parte del Comune di San Benedetto, attraverso un voto positivo del Consiglio Comunale. Dall’altra il tema del finanziamento delle opere, che ha visto sempre nei giorni scorsi una visita al Credito Sportivo di Roma da parte di una delegazione della Samb e dello stesso Comune, col sindaco Spazzafumo e l’assessore allo Sport Campanelli (clicca qui).
Il notaio D’Andrea, moglie di Massi, spiega questo passaggio: «Al momento il Ciarrocchi è concesso con una concessione non stabile, ovvero una proroga Covid, con una normativa vecchia. Adesso, sulla base del decreto 2023 sugli impianti sportivi, è possibile un affidamento diretto: il Consiglio Comunale può riconoscere la pubblica utilità saltando la messa a bando grazie ai temi di inclusione sociale, sportiva, giovanile e femminile».
Le strade prospettate dal Credito Sportivo sono due: «Un tipo di finanziamento diretto, per la metà dell’investimento e non più di 5 anni. L’altra attraverso un accordo col Comune per l’intera cifra a un tasso agevolato, con la Samb che si impegnerebbe a saldare le rate del mutuo a carico del Comune. Ovviamente in questo secondo caso c’è un risparmio, e saremmo lieti se fosse una strada percorribile, anche se andremo avanti anche se il Comune non sceglierà questa soluzione. L’affidamento diretto è un percorso nuovo per il Comune, quindi capiamo anche la necessità di studiarlo. Il 4 aprile il Credito Sportivo inizierà una valutazione dei progetti». Una volta esaurita questa tranche, il prossimo round per le valutazioni del Credito Sportivo sarà a settembre.
Ma come cambierà il “Ciarrocchi” se il Comune desse l’ok a questo progetto? Parla l’architetto Fabio Scarpantoni: «La nostra è una idea al contempo semplice e ambiziosa. Oltre ai servizi per lo sport e il calcio giovanile, su indicazione della proprietà, ci sono altri obiettivi come l’accessibilità ai portatori di handicap, la sostenibilità (c’è un impianto fotovoltaico da 50 Kwh che renderà la struttura auto-sufficiente). Aumenteranno gli spogliatoi, fruibili sia per uomini che per donne e per arbitri maschi e femmina. Sarà realizzata una nuova tribuna scoperta e all’interno di questa e di quella esistente verranno ricavati spazi per spogliatoi e palestra. Sopra i nuovi spogliatoi lato mare si realizzeranno dei campi da paddle tra cui alcuni singoli, unici nella zona. Ci sarà una zona accoglienza, percorsi di ingresso separati e una sala riunioni che può ospitare anche proiezioni cinematografiche a servizio del quartiere».
Vanessa Ripanucci ha spiegato l’esigenza di un affidamento per 40 anni: «2,5 milioni saranno investiti, 727 già spesi dai soci: nel caso di un affidamento per 30 anni la quota annuale di rientro per pagare investimento, interesse e imprevisti sarebbe di 107 mila euro annui, a fronte di un utile stimato in 100 mila euro. Ecco che dunque l’operazione sarebbe in perdita, invece spalmando l’investimento in 40 anni la quota di rientro sarebbe di 80 mila euro, dunque la Samb potrebbe autofinanziarsi da questa iniziativa».
«In Italia è la prima volta che un privato spende su una struttura non di sua proprietà – esordisce Massi – Lo abbiamo fatto, con tanti amici che ci hanno aiutato, per trasformare il “Ciarrocchi” in quello che già adesso è, ovvero un luogo adatto al nostro settore giovanile. Questo è già un fiore all’occhiello, negli anni abbiamo ricevuto tanti complimenti, ora va compiuto un passo in avanti».
Poi il discorso si allarga: «Noi vogliamo far crescere San Benedetto assieme alla Samb, se la Samb è veramente importante per la città adesso c’è l’occasione di dimostrarlo. Noi ci stiamo mettendo il massimo di noi stessi ma sinceramente inizio ad essere stanco perché mi lancio con entusiasmo nei progetti innovativi poi vedo che nulla debba vedere mai la luce – afferma, riferendosi forse alle lentezze burocratiche – Questo sarà un fiore all’occhiello per tutto il Centro Italia: è una grande opportunità, sentii parlare di queste possibilità una volta che mi invitarono al Picchio Village, e qui abbiamo il mare a un passo quindi un valore ancora più elevato. Partendo da qui possiamo la città potrà passare anche alla piscina scoperta e alle altre strutture sportive di San Benedetto».
Massi poi parla del resto: «Ora facciamo il passo per il “Ciarrocchi”, mentre stiamo parlando col Comune di Monsampolo per la struttura del Samba Village sulla quale compiere degli ammodernamenti. Ci sarà poi il “Riviera“, ma lì la situazione è più complessa, ma gli architetti Albino e Fabio Scarpantoni stanno lavorando a quello che non sarà una riqualificazione ma un progetto da sogno. La Samb deve crescere su basi solide e lo stiamo facendo, e la società deve essere rispettata».
BIGLIETTI – Finiti in tempo di record i 500 biglietti messi a disposizione dei tifosi della Samb per la trasferta de L’Aquila, una richiesta stimata due o tre volte tanto (clicca qui).
SAMB LEGEND – «Dopo aver ricordato insieme i Cento anni della Sambenedettese Calcio la nostra Associazione “Samb Legend” che annovera tutti gli ex calciatori, dirigenti e tecnici rossoblù, in occasione del compleanno per i suoi 100 +1 anni di vita del club e in concomitanza della demolizione del glorioso campo sportivo “F.lli Ballarin” vuole omaggiare tutti i tifosi della Samb con delle calamite e cartoline ricordo, legate agli anni in cui la Sambenedettese Calcio ha giocato i suoi campionati ufficiali sul manto dello Stadio Ballarin – scrive l’associazione in un post – Per questo, grazie alla mano di Luca Addarii, abbiamo realizzato un logo, che accompagnerà questa iniziativa e sarà stampato come sempre dalla Fast Edit su tutto il materiale, e verrà distribuito gratuitamente presso le attività del centro città a partire da questo fine settimana».
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