Il Corecom Marche ha avviato l’attività di monitoraggio in materia di comunicazione concernente la campagna elettorale in previsione delle prossime consultazioni Europee e Amministrative dell’8 e 9 giugno con eventuale ballottaggio il 23 e 24.
Per garantire la par condicio, il Corecom specifica che “con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente della Repubblica per la convocazione dei comizi elettorali, e fino alla chiusura delle operazioni di voto, in capo a tutte le Amministrazioni pubbliche delle Marche, sulla base di quanto previsto dall’articolo 9 della legge 28 del 2000, vige il divieto di svolgere attività di comunicazione a eccezione di quella effettuata in forma impersonale e indispensabile per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
L’attività di comunicazione dell’Ente è resa legittima esclusivamente quando è riconducibile alla gestione amministrativa ed è strettamente necessaria, non differibile e non connessa ad un soggetto determinato o determinabile, tanto da non essere percepita come proveniente dall’attività istituzionale dell’amministrazione, al fine di evitare che possa sovrapporsi o interagire con l’attività di comunicazione svolta dai soggetti politici. Per la stessa attività di comunicazione non possono essere utilizzati il logo dell’ente, mezzi, risorse, personale e strutture della pubblica amministrazione. Si invitano tutte le Amministrazioni pubbliche ad osservare con rigore, nel rispetto della normativa vigente, le regole della par condicio e manterrà alta l’attenzione durante tutto il periodo della campagna elettorale”.
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