di Maria Nerina Galiè
«Che cos’è la pace? E’ una festa come quella di oggi, dove impariamo a stare con gli altri. Anche a competere. Perché il bellissimo e unico gioco della vita consiste nel saper stare insieme, sì, anche volendo essere i più bravi, ma sempre rispettando le regole. Così, alla fine, vinciamo tutti».
Lo ha detto il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nel suo intervento fuori programma insieme al vescovo Gianpiero Palmieri, alla festa di “Ascoli Città Europea dello Sport”, in una Piazza del Popolo piena di atleti che hanno sfilato davanti al ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi, oggi sabato 13 aprile (leggi qui).
«Credo che impegnarci per la pace sia decisivo – ha detto ancora l’alto prelato – perché se non c’è, siamo tutti in pericolo. Ogni guerra coinvolge tutti. Ma funziona anche al contrario. Ciascuno nel suo piccolo può e deve essere operatore di pace»
Lo sport come palestra di pace, dunque, tra le parole dell’alto prelato, in città per la due giorni (nell’ambito di “Earth Day” 2024) dedicati alla pace.
Oggi una tavola rotonda di riflessione sul tema, al Duomo, domani, domenica 14 aprile in Piazza Arringo, dopo la messa delle ore 10, «una preghiera interreligiosa insieme con gli amici ebrei, induisti e mussulmani», ha ricordato il vescovo di Ascoli, Palmieri aggiungendo: «Oggi e domani Ascoli sarà la Citta dello Sport ma anche la citta dove si prega per la pace».
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