di Pier Paolo Flammini
Intanto, pensare. Poi, a tempo debito e colte le opportunità dei vari bandi nazionali o europei, agire. Il Comune di Monteprandone ha presentato alla stampa il progetto per una piscina comunale da collocare nell’area sportiva dove già attualmente insistono diverse strutture (per capirsi, alle spalle, venendo dalla salaria, del campo “Niccolai”), progetto, redatto grazie a un finanziamento statale, che sarà propedeutico per intercettare futuri finanziamenti al fine di realizzare l’opera.
Tutto è iniziato con un decreto del Presidente del Consiglio del 17 dicembre 2021 con il quale il Comune di Monteprandone ha ottenuto un finanziamento di 72 mila euro a seguito del quale, tramite un concorso di idee, l’ingegnere Francesco D’Ercoli si è aggiudicato la somma necessaria per eseguire la progettazione.
«Si parla da anni di una piscina a Centobuchi e Monteprandone – ammette il sindaco Sergio Loggi – Finalmente iniziamo ad agire con questo progetto che, nelle nostre previsioni, consta di una spesa complessiva di 3,474 milioni di euro. Da oggi inizia un iter, siamo pronti, con la progettazione dettagliata, a presentarci ai bandi per intercettare finanziamenti».
La piscina sarà realizzata in quella che attualmente è già una “cittadella dello sport”, con due campi da calcio regolamentari, un campetto di calcio a 5, una piastra polivalente, una bocciofila, un percorso per lo jogging: il tutto a breve sarà collegato con la pista ciclopedonale sul Tronto, in fase di ultimazione, con la quale si collegherà Centobuchi alla Riviera e al resto della Vallata anche attraverso la bicicletta. «Si tratta anche di una apertura verso il mondo della disabilità che fruisce del nuoto come attività sportiva, e abbiamo molti cittadini monteprandonesi che svolgono attività sportiva nella vicina San Benedetto e potranno, in futuro, svolgerla anche nella loro città».
«Anche l’ubicazione della nuova piscina – continua il sindaco – è utile per bilanciare la struttura urbana di Centobuchi, che tende verso Porto d’Ascoli, e invece così la ricalibriamo verso l’interno: da San Benedetto o da ovest sarà facilmente raggiungibile non solo dalla Salaria ma anche dall’uscita di Monsampolo della Superstrada, rendendosi attraente per le zone più interne».
Il progettista, l’ingegner D’Ercoli, spiega un po’ di elementi tecnici: «L’Amministrazione ha chiesto non solo una piscina ma un elemento di aggregazione sociale, tanto che nello spazio esterno abbiamo pensato si possano svolgere anche spettacoli culturali. Ci sono due vasche, una per il nuoto o la pallanuoto lunga 31 metri, una per i tuffi, che è un po’ un’attrazione per le nostre zone, con un trampolino alto 5 metri. Abbiamo previsto un bar affacciato sulla piscina, in modo che i genitori e gli accompagnatori possano osservare le attività anche stando al bar, mentre la gradinata per gli ospiti potrà accogliere circa 150 persone».
La forma esterna della piscina, con le sue lastre di metallo e la sua forma sinuosa, ricorderà quella di un cetaceo, mentre il soffitto sarà sostenuto attraverso degli archi in cemento armato a campata unica. Ovviamente si tratterà di un’opera dove la valutazione ambientale sarà tenuta in gran conto, tra pompe di calore, pannelli fotovoltaici e la massima riduzione della disperazione di calore.
Esprimono soddisfazione anche il consigliere comunale Sergio Ciabattoni e dall’assessore allo Sport Christian Ficcadenti: «A Monteprandone abbiamo tante società sportive ed è giusto aiutarle nella loro pratica attraverso la realizzazione di strutture che possano accoglierle già qui in città, senza che sia sempre necessario spostarsi. La zona della Cittadella dello Sport inoltre in futuro potrà ospitare anche campi da tennis e da paddle».
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