Sono state sbloccate le risorse che consentiranno l’affidamento dei lavori dell’ex distretto militare di Corso Mazzini. Un’ordinanza ha infatti certificato l’aumento del contributo per l’importante opera del comune Piceno, che passa da circa 2 milioni a quasi 12 milioni di euro, consentendo così di procedere con la gara e superare le difficoltà causate dall’aumento generalizzato dei prezzi nel settore edilizio. I lavori prevedono interventi specifici per il rafforzamento strutturale dell’edificio e l’adeguamento alle normative antisismiche più recenti. Una parte del finanziamento sarà inoltre coperta dal Conto Termico del GSE, perché il progetto rispetta anche i criteri di efficienza energetica.
Il progetto definitivo approvato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione, e che ora ha le risorse per essere realizzato, prevede una serie di interventi sia strutturali che di riorganizzazione degli spazi all’interno dell’edificio. Per la struttura, sono previsti: l’installazione di intonaci armati, la chiusura di aperture esistenti nella muratura, l’aggiunta di tiranti e nuovi telai in acciaio. Inoltre, si procederà con la demolizione e la ricostruzione della copertura, optando per una struttura portante in acciaio e un manto in coppi. Saranno anche demoliti e ricostruiti i solai del blocco est, rinforzato il solaio esistente e consolidate le volte in camorcanna.
Si attuerà inoltre un aggiornamento degli impianti esistenti, con l’introduzione di nuovi sistemi termomeccanici, idrico-sanitari ed elettrici. Ci sarà l’adeguamento alle normative antincendio, il miglioramento delle prestazioni termiche ed energetiche e l’installazione di due nuovi impianti di ascensore per migliorare l’accessibilità.
Riguardo alla distribuzione degli spazi interni: al piano terra verranno riorganizzati gli accessi e il loggiato, destinando i locali lungo il blocco principale esclusivamente ad archivi. Nell’ala est e al primo piano
verranno allestiti ulteriori uffici. Al secondo piano, si manterrà la divisione attuale dei vani, che presentano superfici più estese, con la realizzazione di uffici open space.
C’è però un’altra novità importante dalla Struttura commissariale, che ha approvato gli interventi in attuazione del programma di sviluppo del turismo lento proposti dalle quattro Regioni del cratere per un importo complessivo di 47 milioni di euro, di cui 30 ricadono nelle Marche.
Alla via Lauretana vanno 9 milioni di euro. Gli interventi proposti includono la sistemazione di percorsi, ponti, segnaletica per migliorare la fruibilità del tratto principale. Ci sono poi percorsi che toccano punti di interesse artistico e culturale come l’Abbazia di Rambona e le Abbazie di San Claudio e Fiastra. Sono previsti anche fondi per l’attraversamento del Chienti e per i servizi di informazione e promozione del cammino.
Il Cammino Francescano della Marca riceve 8 milioni di euro, che comprendono la riqualificazione della rete sentieristica, il ponte Vetemastro, l’ostello a Comunanza, la realizzazione di un ponte tibetano e servizi di informazione
e promozione del cammino.
Il Cammino dei Cappuccini ha ricevuto un investimento complessivo di 7 milioni di euro, destinati alla riqualificazione della rete sentieristica e segnaletica, costruzione del Ponte San Rufino, e alla realizzazione di ostelli a Camerino e Cingoli, oltre a fondi per attività di informazione e promozione.
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