L’undici titolare sceso in campo contro il Modena (foto Ascoli Calcio)
di Salvatore Mastropietro
Ogni mancata vittoria, a questo punto del campionato, può essere potenzialmente decisiva in negativo. Lo si percepisce a chiare lettere in tutto l’ambiente, a partire dai tifosi il cui malcontento è esploso al termine di Ascoli-Modena (terzo 0-0 consecutivo) prima sotto la Curva – nel momento dell’uscita dei giocatori – e poi sotto la Tribuna “Ovest”.
Massimo Pulcinelli (foto Ascoli Calcio)
La spaccatura tra le componenti – squadra, tifosi e società – è evidente. Il patron Massimo Pulcinelli, tornato ieri al “Del Duca” dopo diverse settimane di assenza, non ha glissato in conferenza stampa sulla contestazione dei tifosi: «Non ho nulla da dire sui cori, vanno anche bene ma portano soltanto energie negative all’interno del gruppo. Anziché aiutarci nella risalita ci aiutano per discesa. Chi è causa del suo mal pianga sé stesso, questo vale per me e per tutti quelli che dicono di tifare Ascoli, cosa che mi lascia qualche dubbio. Siamo convinti di potercela fare, la matematica non ci condanna. Il momento è difficile, ma secondo me ne abbiamo vissuti di peggiori a partire dalla salvezza raggiunta nel 2020».
Nel mirino, però, adesso ci sono anche i calciatori. Le lacune tecniche sono evidentissime e riconducibili ad una gestione a dir poco negativa delle ultime due sessioni di calciomercato (di cui dirigenza e società sono di certo i responsabili). Tuttavia, questa squadra non sta dando quella sensazione di “gettare il cuore oltre l’ostacolo” che possa permettere di sopperire almeno in parte alle carenze.
Mister Carrera (foto Ascoli Calcio)
C’è poi il tema della gestione tecnica: dopo cinque partite di guida Carrera non si vedono miglioramenti rispetto alla gestione precedente. Qualche tentativo di giocare di più la palla non sta portando a maggiori occasioni offensive create. E quando si fatica a segnare addirittura su calcio di rigore allora ecco che la situazione si fa ancora più dura. A tal proposito oggi è arrivato il commento di Ilija Nestorovski all’indomani del penalty fallito (da sottolineare, più che l’errore del macedone, tuttavia, la grande parata del portiere ospiti): «Mi dispiace per il rigore sbagliato, ma come si dice: i rigori li sbaglia solo chi li calcia. Ancora 4 finali importanti da giocare, ma non molliamo mai fino alla fine! Uniti».
L’unica alleata dell’Ascoli resta attualmente la matematica: lo spazio per recuperare c’è, ma bisogna recuperare tre punti sia a Ternana (attualmente sest’ultima), sia a Bari e Spezia (in zona playout ma con gli scontri diretti a favore con il Picchio). L’impresa è molto complicata, quasi “miracolosa” come l’hanno definita alcuni, ma in questo momento mollare è vietato: Ternana-Ascoli di sabato 27 aprile sarà una sfida a dir poco decisiva.
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