di Marco Braccetti
E’ il primo e, sicuramente, non sarà l’ultimo. Presentato ufficialmente il grande murale realizzato a Centobuchi durante l’edizione “zero” del “MUSA – Monteprandone Urban Social Art”.
Ossia un festival di street-art che, nei giorni scorsi, ha sfornato un’opera di arte partecipata, grazie un processo creativo che ha coinvolto oltre 150 cittadini della comunità locale. Bambini e adulti, anziani e disabili. Diverse etnie e culture: tutti insieme, per oltre una settimana, mattina e pomeriggio, armati di pennelli hanno creato l’opera pubblica, lunga oltre 100 metri.
Un processo coordinato dallo street artist milanese Cristian Sonda che, alla fine, ha lasciato nel Parco della Conoscenza un coloratissimo dipinto, in stile pop-surrealista.
Una marcia per la pace della comunità: raffigurati, in primo piano, i protagonisti del progetto di arte partecipata, con bandiere arcobaleno, cartelli, girandole, palloncini ed un mondo multicolore e movimento che fotografano come in un istante la manifestazione pacifista.
A conclusione del murale una citazione di Gandhi: “Il futuro dipende da ciò che fai oggi”, frase che campeggia anche sul totem posizionato all’ingresso del parco urbano.
Come detto all’inizio, questo è solo un primo passo. Infatti, si stanno prevedendo altri interventi artistici.
Obiettivo: realizzare, lungo il territorio municipale, un vero e proprio percorso nella street-art, così da offrire un ulteriore motivo di attrazione per i turisti, a caccia di foto o scorci particolari. Gli esempi in giro per l’Italia non mancano, come il celebre Borgo San Giuliano di Rimini.
Su questo fronte, si punterà anche a qualche intervento nel centro storico di Monteprandone. Essendo zone particolarmente tutelate, gli addetti ai lavori stanno predisponendo tutte le autorizzazioni del caso: c’è da coinvolgere la Soprintendenza ed aggiornare le norme comunali urbanistiche e paesaggistiche. In ogni caso, nel territorio c’è fermento. Infatti, almeno due proprietari di altrettanti immobili privati si sono già detti disponibili ad ospitare delle nuovi dipinti murali.
Una bella soddisfazione per gli organizzatori del “Musa”, un festival pensato e voluto dall’amministrazione comunale e curata dalla cooperativa sociale “Pagefha”, in collaborazione con i centri “Airone” e “La Clessidra” la cooperativa “Medihospes” e l’auser “Insieme Monteprandone”, l’Avis Monteprandone e tanti singoli cittadini, sotto la direzione artistica di Sonda.
«Insieme alla comunità di Centobuchi abbiamo voluto lasciar un segno permanente – spiega lo street artist – una forte volontà di pace, il desiderio di manifestare sempre contro guerre ed i suoi orrori, sempre pressanti emergenze globali».
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