Opera in travertino di Sandro Bartolacci, raffigura una ninfa che nella chioma riproduce il profilo dell’Ascensione e con un gesto indica l’origine della sorgente. La sua istallazione ricorda la costruzione dell’acquedotto, avvenuta nel 1896 proprio a ridosso del monte che domina l’Ascolano.
È stata inaugurata sabato la fontana monumentale con l’acqua dell’Ascensione, nel centro storico di Montedinove. A ricordare appunto l’infrastruttura idrica che aveva origine da una sorgente a Capradosso, nel comune di Rotella, ed attraversava e riuniva la stessa Montedinove, Montalto delle Marche, Petritoli, Fermo, Porto San Giorgio, Montegranaro fino a giungere a Sant’Elpidio a Mare con una conduttura principale e diramazioni secondarie. Il costante aumento del fabbisogno idrico, poi, ha portato nel 1960 ad inaugurare un nuovo acquedotto con una maggiore portata d’acqua, l’Acquedotto del Pescara.
Accolte dal sindaco di casa Antonio Del Duca numerose autorità, tra le quali l’assessore allo sviluppo economico e all’agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, e i sindaci Paolo Calcinaro (Fermo), Giovanni Borraccini (Rotella), Daniel Matricardi (Montalto), Endrio Ubaldi (Montegranaro), Valeria Vesprini (Porto San Giorgio), il vicesindaco di Ortezzano, Erika Acciarri, quello di Petritoli, Marco Vesprini. Presenti anche il direttore generale dell’ATO 5, Antonino Colapinto, e la presidente del Ciip, Maddalena Ciancaleoni.
L’intervento fa parte di una più ampia riqualificazione del centro storico di Montedinove che ha valorizzato il punto di ingresso del borgo con sedute, punti informativi e ha dato nuovo lustro al lavatoio e alla antica Fonte del Polesio.
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