di Luca Capponi
Alzi la mano chi ci ha creduto anche solo per un attimo. Un post 25 aprile col pianoro di Colle San Marco immacolato. Senza rifiuti gettati a terra dopo i bivacchi delle ore precedenti. Che bello. Civiltà e giudizio, soprattutto da parte dei giovani. Un sogno, dopo anni di appelli caduti nel vuoto.
Eppure le premesse stavolta c’erano più del solito, grazie all’iniziativa di Legambiente, promossa con il supporto di Ecoinnova e di Ascoli Servizi Comunali e con il patrocinio del Comune e la disponibilità dei volontari di Marche a Rifiuti Zero e di Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (leggi qui). Che tra 24 e 25 aprile hanno distribuito centinaia di kit per la raccolta differenziata ai campeggiatori presenti in loco, tantissimi nonostante il freddo e la pioggia (leggi qui).
Freddo e pioggia che, insieme ad una fitta nebbia, hanno però avuto la meglio attorno a metà pomeriggio, quando il pianoro si è andato svuotando. Lasciando davanti agli occhi desolati di chi è rimasto il classico scenario da favela di Rio de Janeiro. E chissà come sarebbe stato senza il lodevole apporto dei volontari, vien da pensare.
Inutile comunque abbandonarsi a pindarici svolazzi: di strada ce n’è ancora tanta da fare, soprattutto a livello di educazione civica. Ma non bisogna arrendersi. Neanche davanti al mistero gaudioso del motivo che spinge le persone a lasciare i propri scarti su un prato verde anzichè riporli in una busta e portarli via, destinazione primo cestino disponibile. E la scarsa disponibilità di questi ultimi, su cui pure si potrebbe lavorare, non può e non deve rappresentare una scusa.
Nel frattempo, non resta che pensare ad un ulteriore possibile iniziativa anti rifiuti in vista dell’imminente ponte del 1° maggio o, meglio, del prossimo anno. Si potrebbe, ad esempio, abbinare alla consegna dei kit quella di un vocabolario della lingua italiana. Aperto sulla parola: EDUCAZIONE.
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