di Giuseppe Di Marco
«San Benedetto deve diventare un centro per la pesca sostenibile. Ridistribuire le ricchezze è uno scopo che si può raggiungere investendo nella crescita delle imprese e nella formazione, così che i giovani possano tornare a lavorare in questo settore, rendendolo nuovamente competitivo». E’ con queste parole che il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha commentato la nascita di un nuovo corso di laurea, da parte dell’Università Politecnica delle Marche, in “Management per la valorizzazione sostenibile delle aziende e delle risorse ittiche”.
I contenuti della neonata triennale, rinominata con il suggestivo acronimo “Mari”, sono stati illustrati dal rettore Gian Luca Gregori nella mattina del 27 aprile al Museo del Mare di San Benedetto, alla presenza di un nutritissimo uditorio, cui si sono aggiunti numerosi esponenti istituzionali, delle associazioni di categoria, dell’imprenditoria locale e della marineria. Fra questi, l’onorevole Lucia Albano, il presidente delle Marche Francesco Acquaroli, il sindaco Antonio Spazzafumo, l’assessore regionale alle attività produttive Andrea Maria Antonini, il consigliere regionale Andrea Assenti, il presidente della Fondazione Carisap Maurizio Frascarelli, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, la comandante della Capitaneria di Porto Alessandra Di Maglio, il presidente regionale di Confesercenti Sandro Assenti, il presidente provinciale di Confcommercio Fausto Calabresi e l’assessore comunale al commercio Laura Camaioni.
«Come dimostrano le statistiche, il tema della sostenibilità è stato sempre preso in altissima considerazione nel nostro ateneo – ha spiegato Gregori – con discipline specifiche – come “Acquacoltura”, “Maricoltura” e “Tecnologie della pesca”, nda – contiamo di formare i nostri studenti, che potranno orientarsi verso differenti sbocchi occupazionali, scegliendo fra attività imprenditoriali, di consulenza, ricerca e sviluppo nel settore. La Politecnica ha quasi raggiunto le 5.400 matricole, e ha deciso di puntare moltissimo sulla multidisciplinarietà dei suoi corsi, che peraltro sono notevolmente aumentati nel corso degli ultimi cinque anni».
Per i nuovi iscritti al corso “Mari”, il Masaf ha finanziato, con 2,4 milioni, l’istituzione di 30 borse di studio annuali – per ciascun anno dei primi tre – pari ad un importo di 8.000 euro ciascuna e per 6 posizioni di ricercatore di tipo “A”.
«L’economia blu – ha aggiunto l’onorevole Albano – è un ambito che genera vantaggi economici, creando occupazione, nonché vantaggi di ordine sociale, come la diffusione di una coscienza ecologica e la progressiva riduzione dell’inquinamento. Rivolgo i più sentiti complimenti al rettore Gregori, il cui impegno mira a rendere San Benedetto un centro di formazione all’avanguardia». Il presidente Acquaroli ha sottolineato come sia fondamentale, per il comune rivierasco, recuperare il primato o in ogni caso l’eccellenza in un settore strategico che, da alcuni decenni, è vittima di un progressivo depauperamento.
In tal senso, è stato lo stesso Lollobrigida ad offrire un approfondimento: «Negli ultimi 30 anni – ha affermato il ministro – la marineria, in Europa, è diminuita del 28%. In Italia, nello specifico, del 40%. E’ necessario fare in modo che i pescatori non si trovino più nella condizione di sconsigliare, ai propri figli, di intraprendere questa attività».
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