Più di 300 kit distribuiti, per una raccolta che ha visto correttamente differenziati 70 chili di umido, 70 chili di plastica, 250 chili di vetro e 210 chili di carta. È il bilancio dell’iniziativa anti sporcaccioni portata avanti sul pianoro del Colle San Marco, ogni anno meta di migliaia di campeggiatori a cavallo del 24 e 25 aprile, da un nutrito gruppo di volontari di Legambiente, Fiab Ascoli e Marche a Rifiuti Zero. A dare loro manforte, in quello che è stato un vero e proprio debutto, Ecoinnova e Ascoli Servizi Comunali come partner tecnici e il patrocinio del Comune.
«Un nuovo punto di partenza rispetto agli anni precedenti – spiegano le associazioni -. L’evento si è trasformato in un’occasione per promuovere la raccolta differenziata e sensibilizzare sull’importanza della tutela dell’ambiente. La risposta da parte dei partecipanti è stata molto positiva, molti dei ragazzi si sono resi disponibili a dare una mano e hanno richiesto fin dal primo pomeriggio del 24 aprile i kit messi a disposizione, composti da sacchetti per la differenziata e istruzioni d’uso».
«La collaborazione tra l’amministrazione locale, l’ente gestore multiservizi e gli enti del terzo settore ha permesso di fare un primo passo per affrontare il problema dell’abbandono dei rifiuti durante grandi raduni come questo, che spesso lasciano un’impronta ecologica negativa sul territorio», aggiungono.
Le immagini che sono giunte nel primo pomeriggio del 25 aprile da Colle San Marco, dove la distesa di rifiuti è bene evidente, parlano di un lavoro lodevole che però sembra ancora lungo dal dirsi concluso (leggi qui). Ma che può essere ulteriormente migliorato, implementato, ottimizzato. Anche perchè giovani col sale in zucca, per fortuna, sembrano esserci, a fronte di chi invece abbandona i propri rifiuti a terra senza ritegno. Una ottima e solida base di partenza, dunque. Dopo anni di “disastri”, ci voleva.
«Durante la giornata del 25 aprile, accanto alla distribuzione dei kit, i volontari hanno dato supporto al corretto smaltimento dei rifiuti, in primis degli oggetti in vetro e alluminio prodotti – spiegano ancora le associazioni organizzatrici -. A mettere in ginocchio le operazioni di sensibilizzazione e indicazione al corretto smaltimento è stata la pioggia nel primo pomeriggio, che ha fatto fuggire i partecipanti lasciando ovviamente i segni del loro passaggio sul pianoro».
“Segni” che poi sono stati cancellati dalla consueta azione degli operatori ecologici nella giornata successiva.
«L’iniziativa ha dimostrato che con impegno e collaborazione è possibile promuovere una cultura più responsabile nei confronti dell’ambiente, rendendo gli eventi pubblici non solo divertenti ma anche sostenibili – è la conclusione -. Siamo già al lavoro per migliorare in vista dei prossimi raduni».
Lu. Ca.
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