Con il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare ormai entrato nel vivo, Ascoli si mobilità per garantire un futuro agli importanti investimenti messi in campo per cambiare il volto della città.
Come noto, la città delle cento torri si è aggiudicata un doppio finanziamento dal valore complessivo di 90 milioni di euro, 75 dei quali da destinare alla riqualificazione urbana e immobiliare del centro storico e i restanti 15 dedicati alla cura dei parchi, del verde pubblico e delle frazioni, che consentiranno nei mesi a venire di procedere a un restyling cittadino senza precedenti, in linea con quanto previsto dal programma Pinqua.
Con i primi cantieri già consegnati nelle scorse settimane, nella mattinata di oggi, martedì 7 maggio, la Bottega del Terzo Settore ha fatto da cornice alla costituzione di un’associazione temporanea di scopo che avrà il compito di curare gli interventi immateriali da mettere in campo nell’ambito del Pinqua.
Alla presenza del notaio Cesare Bovara, la rete di soggetti no profit guidata dalla Fondazione Carisap ha così formalizzato la volontà di contribuire attivamente al progetto attraverso la produzione di documenti programmatici e modelli di gestione sociale e finanziaria – i cosiddetti Social Business Model – necessari per lo sviluppo e la gestione di servizi utili alla comunità.
In particolare, a unire le forze saranno Ashoka Italia, Assistenza 2000, Associazione Bottega del Terzo Settore, Centimetro Zero, Centro Servizi per il Volontariato della Marche, Download Albergo Etico, Human Foundation, Marche Servizi, Meding Care e Università degli Studi di Camerino, con la Fondazione Carisap a svolgere il ruolo di capofila nell’elaborazione dei modelli di gestione, nella redazione di un’analisi funzionale delle piattaforme digitali previste e nel coordinamento delle attività in programma.
Come illustrato dai partner costituenti, grazie a un’apposita convenzione con il Comune di Ascoli l’associazione avrà il compito di definire e consegnare i Social Business Model all’Arengo entro il 30 settembre 2025, per poi sciogliersi automaticamente una volta raggiunto il proprio scopo.
Con una procedura successiva, inoltre, il Comune potrà formalizzare l’affidamento concessorio degli asset immobiliari e, sulla base dei risultati conseguiti e del rapporto negoziale attivato con l’Amministrazione comunale, i singoli partner dell’associazione – ad esclusione della Fondazione Carisap – potranno o meno confermare la propria disponibilità ad assumere il rischio di impresa connesso alla gestione degli spazi.
IL PROGETTO – Tra gli oltre 90 milioni di euro a disposizione, l’elaborazione di modelli di gestione sociale, finanziaria e tecnologica di immobili, attività e servizi vanta un peso complessivo di quasi 5 milioni, di cui 500.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione come cofinanziamento privato.
Nel dettaglio, il piano elaborato dall’Arengo poggia su quattro cardini, a cominciare dalla riqualificazione di Palazzo Saladini Pilastri, pronto a diventare il nuovo quartier generale del Terzo Settore con tanto di albergo e ristorante etici, un centro commerciale naturale e un polo scientifico, culturale e tecnologico.
L’intervento di recupero dell’ex convento di San Domenico alla Piazzarola, lesionato dal terremoto del 2016, sarà dedicato ad alloggi e spazi dedicati alle associazioni e alle nuove generazioni. Un percorso simile riguarderà anche il terzo lotto del progetto, rappresentato dal restauro della caserma Vecchi di corso Vittorio Emanuele, che al pari del palazzo “ex Eca” di via Giusti – il quarto lotto comunale – sarà protagonista di un percorso all’insegna dell’housing sociale.
fe.am.
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