di Giuseppe Di Marco
Dovrebbe tenersi mercoledì 15 maggio, il nuovo incontro fra l’Amministrazione comunale e l’archistar Guido Canali. L’obiettivo della visita è provare a capire come ridimensionare l’idea progettuale prevista per la porzione nord dell’ex Ballarin: per realizzarla, in futuro, sarebbe necessaria una spesa compresa fra 2,5 e 3,5 milioni.
Risorse che al momento, nelle casse comunali, non ci sono. In realtà Viale De Gasperi avrebbe a disposizione una somma del genere, tenendo presente il “tesoretto” ottenuto dall’avanzo di bilancio 2023: un risultato da record, che si è attestato ad oltre 6 milioni.
Il problema è che buona parte di questa somma dovrà essere distribuita fra i diversi settori comunali e ripartita in spese necessarie. Solo una frazione non ancora definita di questi 6 milioni potrà finanziare opere pubbliche come il Ballarin. E il portafoglio si restringe ulteriormente se si considera che oltre al Ballarin il Comune deve pensare ad ultimare il lungomare, nonché riqualificare diverse piazze cittadine.
La buona notizia è che, all’infuori dei 2.440.000 euro intercettati dall’Amministrazione Piunti, ci sono anche 450.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Carisap: questo denaro potrà essere investito per realizzare un progetto condiviso con la città e con finalità sociali. L’idea, in tal senso, è di usarlo per costruire una “cavea” o comunque un piccolo anfiteatro per eventi da farsi all’interno del parco ex Ballarin.
Per la parte nord, in ogni caso, sarà necessaria una rimodulazione del disegno di Canali. L’obiettivo è ricalibrare il futuro intervento entro una spesa più contenuta, senza però snaturare i contenuti elaborati dal prestigioso progettista.
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