di Maria Nerina Galiè
E’ da settimane che i residenti di una rua del centro storico di Ascoli, Rua dei Filodrammatici, una traversa di Via delle Torri in zona Ragioneria, lamentano una situazione di grande disagio: a fine febbraio sono iniziati i lavori di riqualificazione, con tanto di smantellamento delle pietre, ma poi si sono fermati.
Il risultato? La strada è rimasta sterrata e con i tombini che spuntano pericolosamente dal terreno e pozzetti scoperchiati.
Inutili, e in due mesi andati distrutti, i pannelli di compensato apposti per facilitare il passaggio.
E’ vero che la strada è interdetta al transito, con ordinanza comunale, ma i residenti a casa ci devono tornare. Ci può passare una persona anziana, magari soltanto perché abituata a fare quel percorso per raggiungere la propria abitazione in una delle vie più interne (anche se pure oggetto di lavori).
Lecito o non lecito, il passaggio in Rua dei Filodrammatici è degno di un parco avventura. E’ alto il rischio di inciampare con i tombini rialzati. Per non parlare poi di quando piove: diventa un lago fangoso.
Ma che cosa è accaduto?
«L’opera fa parte della riqualificazione di diverse vie e rue del centro storico, come di Piazza San Tommaso e della realizzazione della Ciclopedonale di Lungo Castellano, con fondi Pnrr – spiega l’architetto Ugo Galanti, responsabile comunale del progetto – e di certo non ce la possiamo prendere comoda con questi cantieri perché abbiamo scadenza stringenti.
In molti casi, smantellando le vie – continua Galanti – abbiamo approfittato per intervenire, in accordo con la Ciip che ci ha sempre assistito, sulle condotte idriche e fognarie laddove vetuste e con pendenza da rivedere. I lavori sono stati affidati alla Sato dalla Ciip e tutto si sta svolgendo con tempi addirittura più rapidi del previsto.
Invece, in Rua dei Filodrammatici, dove appunto è emersa la necessità di sistemare le condutture, il lavoro è parso particolarmente complicato per certi aspetti tecnici che richiedevano l’utilizzo di appositi macchinari. E non è stato possibile procedere con solerzia.
Adesso la Sato ha risolto il problema, sa come intervenire. Avrebbe dovuto riprendere le opere lunedì scorso, 6 maggio, ma c’è stato un altro inghippo, sempre di carattere tecnico.
Pertanto ricomincerà lunedì prossimo, 13 maggio».
Si può prevedere il tempo necessario al ripristino della strada, architetto?
«La Sato avrà bisogno di una decina di giorni di cantiere. Seguirà poi il collaudo. Prevediamo di poter ricoprire la strada nel giro di un mese».
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