di Pier Paolo Flammini
Un anno e mezzo. A tanto ammonterà la chiusura di via San Pio X, la strada che collega Viale dello Sport alla Statale 16, dove, da una settimana, sono cominciati i lavori relativi al Piano Particolareggiato San Pio X che porterà a una complessiva riqualificazione dell’area: si realizzerà la tanto richiesta piazza davanti alla chiesa, si sposterà lo sbocco dell’attuale via su Viale dello Sport, nascerà una rotatoria alla confluenza e saranno trasformati in parcheggio due terreni incolti a ridosso della ferrovia.
Le ditte al momento impegnate realizzeranno alcune palazzine lungo via San Pio X, alcuni spazi utili per le associazioni e la vita di quartiere e un supermercato affacciato su Viale dello Sport.
Nonostante l’intervento – ovvero la piazza davanti alla Chiesa – sia stato richiesto a gran voce da molti residenti del quartiere nel corso degli ultimi anni, i lavori in corso stanno causando alcuni disservizi, e dunque, specialmente via social, è forte la discussione su quel che sta accadendo e potrà essere.
«Bisogna adeguarsi all’esigenza dei lavori che devono essere fatti – afferma il presidente del quartiere Marina di Sotto, Alfredo Isopi – Lo chiediamo da 50 anni, e invece adesso tutti si stanno lamentando e invece bisogna avere pazienza, si cercherà di fare il prima possibile».
Isopi spiega che «la pressione del quartiere e poi anche quella dell’Ufficio Urbanistica del Comune hanno imposto alle ditte di realizzare prima le opere come la piazza, i marciapiedi, la rotatoria, le nuove strade, e poi i fabbricati. Certo, con via San Pio X chiusa per così tanto tempo, significa che dalla Statale 16, per giungere sul lungomare, occorrerà percorrere un tratto di strada più lunga, ma dobbiamo dire che quando i lavori saranno ultimati tutti ne trarranno beneficio, a partire dai residenti, per cui credo sia meglio smetterla di fare le cassandre, perché in questi giorni ne sto sentendo di ogni tipo».
Riguardo al supermercato, Isopi ci tiene a sottolineare come questo «sarà un supermercato e non un centro commerciale: non ci sarebbe stata differenza, per noi, se in quello spazio sarebbe stato realizzato un negozio di scarpe, ma questo è a discrezione dell’acquirente, magari un supermercato sarà anche un servizio. Ripeto, serve un po’ di pazienza».
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