La retrocessione dell’Ascoli in serie C continua a far discutere, con tutto quello che ne è conseguito dopo, tra disordini ed episodi di violenza.
A parlare adesso è Emidio Nardini, per il quale, «gli avvenimenti di venerdì notte hanno lasciato un brutto segno, quello che è successo non ha giustificazioni ma era un epilogo annunciato.
Il sindaco Marco Fioravanti dovrebbe quanto prima farsi portavoce della città ed invitare il proprietario dell’Ascoli Calcio, Pulcinelli, a cedere le quote di maggioranza o quanto meno esplorare ipotesi di avvicendamento.
Grazie per quello che ha fatto per Ascoli, ma è il momento di voltare pagina.
Le strade di Ascoli e Pulcinelli si dovrebbero dividere qui.
Anche il sindaco Fioravanti – sono ancora le parole di Nardini – dovrebbe fare il mea culpa: oltre all’appoggio incondizionato a questa dirigenza calcistica, il suo programma elettorale di 5 anni fa prevedeva la ricostruzione della Curva Sud. Invece ancora nulla, solo strade per far correre i bersaglieri.
Dopo tanto tempo è uscito un nuovo progetto e nuove promesse, tutte rimandate al suo eventuale nuovo mandato.
Peccato che i soldi siano stati assegnati nel lontano 2021 dall’allora Commissario alla Ricostruzione Legnini e dopo 3 anni abbiamo solo un progetto.
Qualsiasi cordata potenzialmente interessata all’Ascoli Calcio, in presenza di uno stadio in quelle condizioni, perderebbe sicuramente parte dello slancio necessario, con ripercussioni certe nella trattativa».
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