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Incidenti Ascoli-Pisa, il Siap: «Indegna dimostrazione di inciviltà, pochi agenti in servizio»

ASCOLI - I sindacati di polizia sottolineano l'inadeguatezza del personale inviato allo stadio "Del Duca in occasione della partita. Il Coisp: «Ancora una volta sono le Forze dell’Ordine a fare le spese e a contare i feriti dalla frustrazione di teppisti travestiti da tifosi. Situazione sottovalutata»
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A seguito degli incidenti occorsi venerdì sera dopo la partita di calcio Ascoli-Pisa, che ha sancito la retrocessione in Serie C della squadra di casa e scatenato una violenta contestazione da parte di una frangia della tifoseria bianconera, il sindacato di polizia Siap di Ascoli esprime vicinanza e solidarietà ed augura una pronta guarigione a tutti i colleghi rimasti feriti, per fortuna lievemente, duranti i disordini avvenuti nel dopo partita.

Dintorni dello stadio, un’immagine della mattina dopo Ascoli-Pisa

 

«Una indegna dimostrazione di inciviltà, ben lontana dai principi e ideali che lo sport dovrebbe suscitare nelle persone – dichiarano dal Siap -. Nonostante l’impegno profuso dal questore di Ascoli nella richiesta, purtroppo non esaudita, di sufficiente personale e nel suo coinvolgimento in prima persona nel coordinamento dell’attività di ordine pubblico, questo deprecabile episodio deve far riflettere tutte le autorità civili e democratiche del territorio, in merito all’incolumità e al difficile operato delle donne e degli uomini che devono garantire l’ordine e la sicurezza pubblica».

 

«Il tutto – concludono – tenendo ben presente l’inadeguatezza dell’impianto sede degli eventi calcistici e l’insufficienza delle forze predisposte a gestire la delicata e non certo imprevedibile circostanza che si è consumata nel capoluogo ascolano».

I tifosi fuori dallo stadio

 

Sul tema interviene anche il Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle forze di Polizia.

 

«Ancora una volta sono le Forze dell’Ordine a fare le spese e a contare i feriti dalla frustrazione di teppisti travestiti da tifosi che non si fanno scrupolo alcuno nel mettere sotto scacco e vandalizzare con atti di violenza una città intera – spiega il segretario regionale Lorenzo Di Nardo -. Non si può più tollerare il reiterarsi puntuale di vili aggressioni ai danni degli uomini e delle donne in divisa posti a tutela del buon esito delle manifestazioni sportive. È necessario intraprendere una dura azione di contrasto nella identificazione delle persone coinvolte e comminare loro sanzioni forti e concrete. Ognuno deve fare la propria parte, a livello dipartimentale come a livello politico, per evitare il ripetersi delle scene di inaudita violenza di cui si è stati testimoni nella serata del 10 maggio».

 

«Non si devono sottovalutare eventi come questo, per il quale già dalle settimane precedenti vi erano concreti segnali di forte dissenso verso la presidenza dell’Ascoli Calcio – prosegue il Coisp -. Già prima della gara un folto corteo di disapprovazione, con oltre un migliaio di partecipanti, aveva sfilato per la città sino allo stadio urlando slogan di disprezzo verso la società e la Polizia e i 30 uomini di rinforzo giunti dal XIV Reparto Mobile di Senigallia sono apparsi subito insufficienti a contenere eventuali forme di protesta. Soltanto l’impegno e la preparazione degli operatori in campo ha permesso di evitare guai peggiori. Ancora una volta però ci si trova a leccarsi le ferite per errori e sottovalutazioni che non possiamo accettare passivamente. È assolutamente necessario ed urgente che tutte le parti in causa, ad ogni livello, prendano atto di dover fare di più e dare un forte segnale che inverta la tendenza».

 

 

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