di Salvatore Mastropietro
L’ufficialità della retrocessione in Serie C è arrivata da soli tre giorni e porterà strascichi ancora a lungo dell’ambiente Ascoli. Mentre continuano a susseguirsi notizie in merito agli incidenti che si sono verificati nel post partita del match col Pisa davanti alla Tribuna “Ovest”, le attenzioni dell’ambiente bianconero – in attesa di smaltire una delusione che durerà ancora a lungo – sono rivolte al futuro del club, soprattutto per quanto riguarda gli impatti in ambito societario.
«Ora è il momento della delusione e del silenzio, ma garantisco che a breve sarà il momento dell’analisi, delle responsabilità e dei cambiamenti», ha dichiarato sabato sera il patron Massimo Pulcinelli sul proprio profilo Instagram. Analisi che, inevitabilmente, devono partire da un’attenta ricostruzione dei fatti e dei tanti errori commessi a partire dall’indomani della fine della scorsa stagione.
E le analisi possono anche partire dai numeri di una stagione da dimenticare. Nel 27esimo campionato cadetto della propria storia (il nono consecutivo dal 2015, anno della risalita in B) il Picchio ha conquistato 41 punti in 38 partite, un bottino che non ha permesso di conquistare i playout a causa degli scontri diretti a sfavore rispetto al Bari (1-0 all’andata e 2-2 al “Del Duca”). Solo 9 le vittorie, 14 i pareggi e ben 15 i ko. A ciò si aggiunge anche un’ulteriore gara ufficiale disputata, ovvero quella in Coppa Italia contro il Verona dello scorso agosto (sconfitta per 3-1).
Ben tre gli allenatori che si sono susseguiti in panchina durante la stagione: 12 punti in 13 partite per William Viali (media di 0,92) 16 punti in 16 gare per Fabrizio Castori (media di 1), 13 punti in 9 gare per Massimo Carrera (media di 1,44).
A pesare particolarmente è stato il rendimento offensivo dei bianconeri. Con 38 reti segnate quello bianconero è il secondo attacco peggiore del torneo: solo il Lecco ha trovato meno la via del gol (35). Del bottino totale ben 11 sono quelle messe a segno da Pedro Mendes. Ai fini della retrocessione diretta, l’assenza dell’attaccante portoghese, pronto a salutare le Cento Torri nel corso dell’estate, ha influito particolarmente.
Relativamente migliore, invece, è stato il dato sui gol subiti: con 42 gol subìti l’Ascoli è sesta nella relativa classifica. La difesa, del resto, è stato l’unico reparto migliorato in sede di calciomercato invernale, a fronte di un centrocampo rimasto povero di qualità e un attacco privo di alternative di valore.
Tra i dati negativi da sottolineare c’è senz’altro quello sui cartellini ricevuti (96 gialli e 10 rossi). Le espulsioni hanno riguardato Bellusci (3), Viviano (2), Falasco (1), Buchel (1), Forte (1), Quaranta (1), Valzania (1).
PRESENZE (impiegati 39 giocatori tra Serie B e Coppa Italia): Rodriguez (38), Falzerano (34), Giovane (33), Di Tacchio (33), Bellusci (30), Mendes (28), Viviano (27), Caligara (27), Quaranta (26), Masini (26), Botteghin (26), D’Uffizi (23), Nestorovski (20), Bayeye (19), Falasco (17), Celia (17), Adjapong (16), Manzari (16), Mantovani (16), Gnahorè (15), Zedadka (15), Milanese (14), Vaisanen (14), Valzania (13), Millico (11), Streng (11), Duris (11), Vasquez (10), Haveri (7), Kraja (5), Barosi (4), Maiga Silvestri (3), Tarantino (3), Buchel (2), Forte (2), Cosimi (1), Gagliolo (1), Simic (1), Dionisi (1)
MARCATORI: Mendes (11), Caligara (5), Rodriguez e Botteghin (4); Masini, Bellusci, Nestorovski e Duris (2); Quaranta, Falzerano, Manzari, Mantovani e Forte (1)
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