di Peppe Ercoli
Non hanno colpe un’infermiera e un’operatrice sanitaria dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto, accusate di omicidio colposo per la morte di un’anziana avvenuta il 12 gennaio 2018 presso l’ospedale sambenedettese.
Così ha deciso il giudice del tribunale di Ascoli Angela Miccoli che le ha assolte entrambe perché il fatto non sussiste. La stessa pubblica accusa aveva chiesto l’assoluzione, non essendo emersa in dibattimento la chiara responsabilità delle due imputate.
La signora , 89 anni, affetta da demenza senile e vasculopatia cerebrale cronica, era stata portata al pronto soccorso dai familiari per forti dolori il 10 gennaio; è deceduta due giorni dopo.
Sospetti sulle cause della morte sono emersi quando i familiari hanno notato una tumefazione al viso e al collo dell’anziana, temendo una caduta accidentale nel letto dell’ospedale. La denuncia al commissariato ha dato il via all’inchiesta da parte della Procura di Ascoli. La perizia affidata al professor D’Ovidio ha rivelato che la causa del decesso della paziente era riconducibile ad un’insufficienza cardio-respiratoria acuta irreversibile, aggravata da fratture cervicali e emorragie cerebrali conseguenti a una caduta.
Il medico legale ha sottolineato che, sebbene la caduta abbia avuto un ruolo significativo nella tragedia, l’anziana non era considerata ad alto rischio di caduta secondo le scale di valutazione standard.
Il pubblico ministero Donatella Di Berardino, nella requisitoria ha evidenziato l’assenza di una catena di custodia chiara per la paziente e ha sottolineato la difficoltà nel determinare chi avrebbe dovuto vigilare sull’anziana per prevenire l’incidente.
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