di Giuseppe Di Marco
Più agenti, una nuova questura e innalzamento del commissariato a livello dirigenziale: sono queste le richieste ufficialmente presentate dal Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) all’onorevole Lucia Albano, che il 13 giugno si è incontrata con il segretario provinciale Massimiliano D’Eramo.
Grande rilievo è stato dato alla questione del commissariato di Polizia e alla necessità di avviare i lavori per la realizzazione della nuova struttura, già autorizzata, poiché quella attuale risulta «gravemente deficitaria – spiega D’Eramo – sia per le esigenze connesse alla custodia dei fermati sia per offrire dignitosi servizi al cittadino». Si è poi parlato dell’inadeguatezza delle piante organiche, che grava su entrambi gli uffici: una problematica che trova origine in programmazioni di assegnazione di personale risalenti al 1989 e che non tengono conto della trasformazione del nostro territorio e dell’età media molto elevata del personale operativo. La richiesta, a tal proposito, è che venga elevato il commissariato sambenedettese a livello dirigenziale, soluzione ottimale auspicata da tutti, mentre per quanto riguarda l’Ufficio del Capoluogo è stato chiesto di portare la pianta organica quantomeno a quanto previsto sull’atto ordinativo unico, che comporterebbe l’assegnazione di almeno una quindicina di unità in più.
«L’incremento delle piante organiche – afferma il segretario provinciale – non è da intendere come un provvedimento ad unico beneficio dei poliziotti, poiché un adeguamento di uomini alle esigenze del territorio comporterebbe anzitutto un vantaggio per tutta la cittadinanza, sia perché assicurerebbe maggiori servizi per il controllo del territorio volti al contrasto dei reati predatori e della microcriminalità in genere sia perché assicurerebbe un più veloce disbrigo di tutte le pratiche amministrative in carico ai due uffici, quali al rilascio di passaporti, di licenze amministrative e dei permessi e carte di soggiorno».
Al centro del confronto sono state anche le problematiche strutturali dell’edificio che ospita la questura che, dopo il terremoto del 2016, richiede una celere ristrutturazione o costruzione ex novo. A tal riguardo, il Sap ha rimarcato che, visti i tempi di ristrutturazione, i costi legati alla necessità di individuare una struttura che possa ospitare pro tempore gli uffici della questura, nonché le difficoltà logistiche connesse al cablaggio delle reti e dei materiali, sarebbe meglio realizzare una struttura nuova con altezze più adeguate al rischio sismico della zona e più adatta alle esigenze operative della questura.
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