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Finale di Coppa Italia, l’ascolano Alessandro Catalucci protagonista all’Olimpico

MUSICA - L'esibizione con la super band Rockin' 1000 prima dell'inizio di Atalanta-Juve nel match di Roma. Un esordio live sui generis per il batterista 26enne, insieme ad altri 100 strumentisti alle prese coi classici di Led Zeppelin ed Hendrix
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Alessandro durante le prove

 

di Luca Capponi 

 

Uno stadio da oltre 70.000 persone, la finale di Coppa Italia, l’inno nazionale cantato da Al Bano, leggende come Del Piero e Stromberg (e non solo) tra il pubblico, la diretta tv e una rock band da 100 elementi, la più grande del mondo, con cui diffondere energia pura.

 

Indubbiamente un esordio live sui generis, di quelli da ricordare data la situazione non proprio…usuale. Alessandro Catalucci, ascolano di 26 anni, è stato tra i protagonisti del succoso antipasto che, nella serata di mercoledì 15 maggio, ha preceduto la super sfida tra Atalanta e Juve allo stadio Olimpico di Roma. Una colonna sonora dal forte impatto prima per introdurre lo spettacolo, poi per accompagnare i giocatori in campo.

Alessandro Catalucci

 

Sì, perché prima del match in molti avranno notato la forte connotazione rock, sospesa tra brani di Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Twisted Sister e l’immancabile “Seven Nation Army” dei White Stripes. Ebbene ad eseguirle c’era niente meno che la super band Rockin’ 1000, stavolta ridotta di un decimo per cause di…spazio. Cento strumentisti che suonano all’unisono, divisi tra basso, chitarra e batteria, per un esperimento partito nel lontano 2014 a Cesena per omaggiare i Foo Fighters e che oggi rappresenta una bella quanto unica realtà.

Dopo avere inviato la sua candidatura, Alessandro è stato selezionato ed è partita l’avventura culminata nella roboante esibizione nella capitale. Per il ragazzo ascolano, che batte sui piatti sin da bambino avendo ereditato la passione dal papà Giuseppe, anch’egli batterista, una soddisfazione davvero unica.

 

 


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