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L’Aquila-Samb 1-1, gli abruzzesi vincono i play off contro una grande Samb tradita da un autogol di Sirri al 94′

SERIE D - In vantaggio meritatamente, con qualche recriminazione arbitrale, la formazione dell'imbattuto Mancinelli manca il colpo del ko con Martiniello poi cade a un soffio dalla fine per una sfortunata deviazione del capitano. Nei supplementari espulsi Scimia e Cappellacci. Ora testa al prossimo campionato
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Tifosi Samb (foto US Sambenedettese)

 

di Pier Paolo Flammini

 

Vicinissimi al colpaccio, ovvero la terza vittoria in trasferta consecutiva in scontri diretti. Ma la perfezione non è riuscita a mister Mancinelli, che pur termina da imbattuto la stagione, in quattro partite contro avversarie di alta classifica.

 

Ma al Gran Sasso d’Italia sono tante le recriminazioni: dopo un primo tempo giocato alla pari ma con una Samb comunque apparsa ben diversa da quella spaesata dello scorso 7 aprile (quando L’Aquila vinse 1-0), nella ripresa, come già a Senigallia e ad Avezzano, la formazione rossoblù ha accelerato, sfiorando la vittoria sfumata solo per un autogol di Sirri al 94′, che ha pareggiato la rete di Tomassini a inizio ripresa (14 gol per lui, tutti su azione, riconferma che sembra doverosa).

 

Ma andiamo con ordine: Mancinelli sorprende nello schierare la squadra col 4-4-2, rinnegando il 4-3-3 precedente: questo per far giocare Chiatante, ottimo nelle ultime uscite (e colpevolmente tenuto in panchina per il resto del campionato), il che obbliga a schierare Lonardo in attacco come 2005, in quanto Zoboletti è in panchina. La coppia difensiva, infatti, torna a essere Sirri e Sbardella, come non accadeva da 5 mesi: ottima la prova di entrambi, al di là dello sfortunato autogol (il 7 aprile fu invece di Sbardella…). Pezzola, invece, dato per recuperato, non è neanche in panchina.

 

Nel primo tempo, in realtà, c’è una grande recriminazione della Samb: Lonardo lancia Battista e su di lui cerca di giocare d’anticipo Michielin, in uscita. Forse tocca la palla ma c’è anche l’impatto con Battista, l’arbitro neanche fischia il fallo ma a norma di regolamento poteva esserci punizione ed espulsione. Altra protesta, sempre di Battista, al 18′ della ripresa, per un contatto in area, ma la sorte è stata la stessa.

 

La Samb parte molto forte nella ripresa, e al 10′ passa meritatamente in vantaggio: Battista si invola sulla sinistra e poi mette in mezzo con l’esterno destro, Tomassini, apparso rigenerato, deposita in rete di petto. 1-0 e grandissimo entusiasmo dei 600 tifosi rossoblù arrivati a L’Aquila, omaggiati da un k-way rosso dal presidente Vittorio Massi.

 

Nessuna reazione de L’Aquila che pure, con l’ingresso di Angiulli, avanza il proprio baricentro, mentre Mancinelli conferma passa dal 4-4-2 (o 4-2-4) al 4-3-3 con l’ingresso di Bontà, Zoboletti, Martiniello e Cardoni per Senigagliesi, Lonardo, Battista e Chiatante (e, al 43′, Scimia per un Paolini in grande progresso).

 

Anzi è proprio la Samb, pur schiacciata in area dal giro palla aquilano, a sfiorare il raddoppio più volte: al 43′ Tomassini si invola in contropiede e lancia a centro area Martiniello che tutto solo, di destro, dal limite dell’area piccola, spara altissimo. Poco dopo l’attaccante campano cerca il riscatto, si accentra e calcia ancora di destro, Michielin respinge in tuffo e poi Cardoni calcia poco fuori.

 

Si conferma però la regola del calcio, gol mangiato gol subito: se Marcheggiani, al 47′, di testa, manda a lato sul secondo palo nell’unico, di fatto, pericolo creato da L’Aquila, due minuti dopo su un lancio centrale di Angiulli Sirri interviene in scivolata mettendo fuori gioco Coco. E’ un pareggio tremendo, che fa continuare la gara ai supplementari.

 

Qui accade poco: L’Aquila, schierato col 4-2-4, rallenta il gioco, la Samb, stanca, prova a ribattere: ma oltre a un paio di tiri di Martiniello e una incursione di Zoboletti, succede poco (L’Aquila ha una occasione con Alessandro in avvio).

 

L’unico fatto degno di nota è l’espulsione di Scimia e quella, immediatamente dopo, di Cappellacci. Con la vittoria L’Aquila si siede al tavolo delle pretendenti all’eventuale ripescaggio, anche se la vittoria in extremis del Ravenna nel girone D complica un po’ le speranze, anche se i play off hanno fatto registrare molte sorprese.

 

Per la Samb, invece, testa al prossimo campionato di Serie D: in tribuna, ancora una volta, Ottavio Palladini, candidato principe a sedersi sulla panchina rossoblù.

 

 

Il tabellino

L’Aquila (3-4-3): Michelin, Bellardinelli (18′ s.t. Mandrelli), Alessandretti, Brunetti, Di Santi, Giuliodori (8′ s.t. Del Moro), Costa Ferreira (33′ s.t. Alessand0ro), Del Pinto, Mantini (18′ s.t. Angiulli), Banegas (5′ s.t. supplementare Orsi), Marcheggiani. A disposizione: Cerroni, Modesti, Angiulli, Orsi, Del Moro, Alessand0ro, Pisciotta, Mandrelli, Persiani. Allenatore Cappellacci.

Samb (4-4-2): Coco; Chiatante (32′ Cardoni), Sirri, Sbardella, Pagliari; Senigagliesi (15′ s.t. Martiniello), Barberini, Paolini (40′ s.t. Scimia), Battista (28′ s.t. Bontà); L0onardo (15′ s.t. Zoboletti), Tomassini. A disposizione: Ascioti, Scimia, Sciarra, Pietropaolo, Bontà, Tourè. Allenatore Mancinelli: 0

Arbitro: Maksym Frasynyak (sez. Gallarate) assistito da Ivan Melnychuk (Bologna) e Lorenzo Gatto (sez. Collegno).

Note: 11′ seco0ndo tempo Tomassini (S), 49′ secondo tempo autogol Sirri (A). Presenti 600 tifosi Samb, espulsi al 116′ minuto Scimia (S) e Cappellacci (A)

 

 


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