di Salvatore Mastropietro
A meno di due settimane dall’ufficialità della retrocessione in Serie C, l’unico tema che continua a tenere banco in casa Ascoli è inevitabilmente quello del futuro societario. L’ambiente bianconero è in fibrillazione e in attesa di sviluppi concreti, che al momento – tuttavia – tardano ad arrivare nel “gioco delle parti” che va ormai avanti da circa un mese.
Il “gioco delle parti” è iniziato ormai circa un mese fa, quando la notizia dell’interessamento di Metalcoat ha iniziato a circolare nell’ambiente. E’ continuato il 27 aprile, quando nel post partita di Ternana-Ascoli il patron Massimo Pulcinelli annunciò che, oltre a quella dell’azienda bergamasca, la società aveva «almeno 20 lettere di interesse sul tavolo da valutare a fine campionato, sia a livello di potenziali nuovi soci sia a livello di compratori».
Le 20 lettere di interesse, poi, sono diventate due (di «un altro gruppo italiano e uno straniero, oltre all’idea di azionariato con 5 o 6 soci») nelle dichiarazioni rilasciate dal patron nel lunedì post Ascoli-Pisa ai microfoni della trasmissione “Tvb Ascoli” in onda su “Vera Tv”. Appena tre giorni dopo Pulcinelli aveva annunciato la rinuncia di Metalcoat all’acquisizione, ma sono bastati pochi giorni per apprendere che la pista fosse tutt’altro che chiusa. Un vero e proprio gioco delle parti, dunque, per certi versi comprensibile nell’ambito di una trattativa complessa riguardante il passaggio di proprietà di un club calcistico.
Il presidente e amministratore delegato di Metalcoat, Matteo Trombetta Cappellani, ha trascorso in città gli ultimi giorni, approfittandone per un incontro sul tema con il sindaco Marco Fioravanti. Proprio l’Amministrazione Comunale, che tramite l’assessore allo sport Nico Stallone aveva parlato apertamente della trattativa con Metalcoat in un incontro con i tifosi tenutosi il 7 maggio, era stata tirata in ballo da Pulcinelli assieme ad imprenditori locali («l’auspicio è di ricevere un aiuto concreto anche da parte di chi aveva garantito che la Metalcoat sarebbe subentrata all’attuale proprietà»).
Da parte dell’imprenditore lombardo il punto principale da chiarire riguarda il supporto di soci o main sponsor locali, fermo restando che da parte di Pulcinelli – almeno per ora – non c’è l’intenzione di fare sconti. Smarcati i passaggi “istituzionali”, saranno decisivi i prossimi giorni per riprendere i contatti tra le parti ed entrare formalmente nei dettagli economici e contrattuali della trattativa.
Il tempo, del resto, stringe. E se da una parte c’è la necessità di arrivare ad una soluzione in breve tempo per iniziare a programmare per tempo la prossima stagione, dall’altra c’è una scadenza che continua ad incombere: è fissato al 4 giugno il termine per adempiere agli obblighi previsti dalla Covisoc per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C (pagamento degli stipendi fino ad aprile 2024, oltre ai compensi Irpef, Inps, Ires e Iva). L’attuale proprietà ha già fornito le proprie rassicurazioni e, allo stato attuale, dovrà fronteggiare la scadenza con l’aiuto eventuale dei principali partner commerciali, così come avvenuto la scorsa stagione (a dichiararlo fu il direttore generale Domenico Verdone).
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