facebook rss

Sanità, Canducci: «Al futuro Cot lo stesso personale del Punto Unico di Via Romagna»

SAN BENEDETTO - Il leader dei Verdi alla presentazione dei candidati al Parlamento Ue Marino e Santelli: «Non si diceva di voler alleggerire l'ospedale attraverso la medicina territoriale?»
...

Paolo Canducci, Giorgio Mancini, Ignazio Marino, Sabrina Santelli e Gianluca Carrabs

 

di Giuseppe Di Marco

 

Come sarà organizzata la futura Centrale operativa territoriale (Cot) di San Benedetto? Secondo Paolo Canducci, il futuro servizio non riceverà ulteriore personale rispetto a quello impiegato al distretto di Via Romagna.

 

Il consigliere e leader dei Verdi è intervenuto nella mattina del 24 maggio all’ex Cinema delle Palme, dove sono stati presentati i due candidati alle Europee dell’Alleanza Verdi e Sinistra per la circoscrizione del Centro Italia, ovvero l’ex sindaco di Roma Ignazio MarinoSabrina Santelli, assessore del Comune di Pergola. Assieme a Canducci hanno partecipato anche il portavoce di Sinistra Italiana Giorgio Mancini e Gianluca Carrabs, componente della direzione nazionale dei Verdi.

 

«L’ultima notizia in tema sanità – ha detto il consigliere – è che il Punto Unico di Accesso di Via Romagna verrà trasferito al Corpo F dell’ospedale per formare il Centro Operativo Territoriale, utilizzando lo stesso personale esistente, di per sé insufficiente. Da un lato si dice che si vuole sgravare l’ospedale con la medicina territoriale e dall’altro questi servizi vengono svolti da personale già impiegato in altre mansioni».

 

Canducci quindi ha criticato la gestione sanitaria ad opera di Palazzo Raffaello: «Con l’amministrazione sanitaria di centrodestra le prestazioni per quanto riguarda le liste d’attesa sono crollate. Nella nostra provincia abbiamo enormi difficoltà, sia a livello di personale, sia a livello di strumentazioni. La risonanza promessa da anni non è ancora stata installata, mentre la Tac è arrivata solo di recente».

 

Al leader dei Verdi ha dato manforte Mancini: «L’arretramento della sanità pubblica – ha aggiunto il referente Si – a favore del privato è generalizzato. Qui abbiamo sempre avuto dubbi sull’ospedale unico di vallata che si voleva fare a Spinetoli: allora affermammo che quella scelta era sostanzialmente sbagliata, perché il decreto Balduzzi diceva che nella nostra provincia si poteva avere un ospedale di primo livello e uno di base. La destra regionale ha risolto la questione parlando di ospedale di primo livello su due plessi, ma oggi assistiamo ad un depotenziamento dell’ospedale sambenedettese. Serve un risveglio dei comitati civici che, dopo il 2020, mi sembrano piuttosto silenti».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X