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Dalle “Samb Legend” a oggi: per Vittorio Massi i giorni decisivi

SERIE D - Dopo l'allenatore Palladini si attendono le altre decisioni, soprattutto se andrà a buon fine l'accordo con Faccioli per il ruolo di direttore generale. Poi arriveranno gli altri tasselli e si passerà al calciomercato: Alessandro Sbaffo resta il sogno dei sogni
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Vittorio Massi con le Samb Legend, i Bergamasco Boys

 

di Pier Paolo Flammini

 

Una domenica speciale, quella del cinquantenario della promozione in Serie B, nel 1974: era il 26 maggio e sempre di domenica, il 26 maggio 2024, i “Bergamasco boys” si sono ritrovati per festeggiare quello storico traguardo, la seconda promozione in seconda serie per la Samb. Altri tempi, forse, e di cose ne sono accadute, nel bene e anche nel male, fino all’estate 2023, quando alla guida della società, dopo molti nomi “romani” o a Roma decisi, tra Palazzi e amici di amici, è arrivato Vittorio Massi.

 

L’assalto alla Serie C (persa, come sempre accaduto nell’ultimo trentennio, per problemi societari e non sul campo) è fallito alla prima stagione ma in questa seconda, pur in un girone difficile – e ancor più difficile, probabilmente, di un anno fa – è necessario porre le basi per una società a tutti gli effetti professionistica. Ecco che le parole di Ottavio Palladini, nel giorno della sua presentazione come allenatore, indicano una rotta ben chiara: Testa, pazienza e cuore, ha detto l’Ottavio rossoblù, e le prime due caratteristiche, ovvero testa e pazienza (soprattutto) sono venute meno in alcune fasi della stagione. Troppo cuore, probabilmente, che a volte va tenuto sotto controllo. Palladini lo sa, anche perché è di San Benedetto, qui ha giocato, allenato e vinto: e se c’è qualche tifoso che storce la bocca perché, dopo la vittoria alla Samb nel 2016, Palladini non ha più allenato a buoni livelli, va detto che in pochi, come lui, conoscono la pressione di San Benedetto.

 

Palladini primo tassello, da studiare gli altri dello staff tecnico: Gigi Voltattorni fidato secondo, da sempre, e anche lui alla Samb in tante occasioni di emergenza; Marco Mancinelli da trattenere, ma da definire in che ruolo; ballottaggio tra Giancarlo Beni e Stefano Visi per il ruolo di preparatore atletico; colloqui fissato a Milano il 29 maggio con il direttore generale Luca Faccioli, l’unico, in questo contesto, non “autoctono”, anche se conoscitore di San Benedetto per la sua precedente, seppur breve e burrascosa, esperienza con Renzi; ipotesi Martino Di Renzo come preparatore atletico, anche lui nato a San Benedetto, con Palladini a Pescara, e lungamente inseguito negli ultimi mesi; il nome di Fabio Saggiomo per un ruolo nel settore giovanile, anche lui sambenedettese adottivo, cresciuto nelle giovanili assieme a Palladini e tanti altri.

 

C’è da costruire il contorno, o anzi il piatto forte, a seconda di come la si guardi. E vedendo i ragazzi di Bergamasco, che restano nei cuori dei tifosi rossoblù a cinquant’anni di distanza, si capisce come le pedine dello staff tecnico e dirigenziale siano fondamentali per guidare poi la squadra.

 

Sono giorni di contatti per conferme e addii: dalle parole di Massi si intuisce che l’anno prossimo la Samb cercherà un portiere over (chissà se l’ex Guerrieri, a Fano), ma sugli under se la volontà è quella di confermare Pagliari (2004) e Zoboletti (2005), molto dipenderà da eventuali offerte in arrivo da categorie superiori.

 

Per quanto riguarda gli arrivi, il sogno dei sogni resta Alessandro Sbaffo, svincolato dalla Recanatese retrocessa dalla Serie D: un nome che la Samb ha posto nel mirino in tempi non sospetti, già nello scorso inverno, e che lo svincolo da Recanati in qualche modo potrebbe agevolare. Ecco dunque che su Sbaffo sono puntate le attenzioni di diversi club di Serie C. L’arrivo alla Samb dipende, a questo punto, dal giocatore: a 34 anni – anche se le sue qualità da centravanti sono esplose a Recanati dopo i 30 anni – deve valutare se venire a San Benedetto e tentare il colpaccio di fine carriera, trasformandosi, in caso di successo, in un eroe (come i “Bergamasco boys”).

 

Se la Samb ha sondato anche Banegas de L’Aquila (ma gli abruzzesi stanno cercando di blindare l’argentino), non sono pochi i giocatori della passata stagione che potrebbero rimanere. Molto, ovviamente, dipenderà dagli arrivi e dalle valutazioni degli stessi circa la possibilità di essere titolari o meno. Paolini, Barberini, Battista, Martiniello sembrano avere molte chance di restare, così come Fabbrini, se Palladini si esprimerà favorevolmente su di lui; da trattenere Pezzola (discorso come per Zoboletti e Pagliari), da valutare Sirri, più complicato forse Sbardella, bisognerà parlare con Tomassini e Senigagliesi (c’è sempre il sogno Kerjota, ma l’albanese vanta anche richieste dall’estero, oltre che la volontà di conferma della stessa Vigor Senigallia).

 

Intanto, obiettivo 29 maggio, per sapere se il prossimo direttore generale sarà Luca Faccioli.



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