di Walter Luzi
Il Memorial di calcio a cinque “Davide per sempre” ormai è diventato una classica. L’edizione che prenderà il via, il prossimo 4 giugno, è la numero diciassette. Senza l’interruzione imposta dalla pandemia saremmo stati ormai prossimi a compiere il ventennale di vita.
Vent’anni. Tanti ne sono passati dalla prematura e straziante scomparsa di Davide Traini. Perde la vita in un terribile schianto lungo la Salaria, nella notte, il 28 marzo 2004. Aveva solo venticinque anni. Un diploma in chimica alle Industriali, e poi subito il lavoro. Un valore sacro che respira presto nell’officina di famiglia, dove il papà Enrico con gli zii Nazzareno e Graziano figurano fra gli autoriparatori storici della città. Prima operaio e poi rappresentante di commercio, senza perdere mai, neppure per un attimo, il sorriso.
È proprio così che i famigliari e i tanti amici più cari, chiamano l’associazione che nasce, quasi subito, per ricordarlo. Il sorriso di Davide. Il torneo memorial che parte nel 2005 ha saputo conquistarsi un ruolo di prestigio diventando appuntamento tradizionale nell’estate folignanese. Nato per ricordare con il calcio un ragazzo puro che questo sport, diviso fra le fedi bianconere dell’Ascoli e neroazzurre dell’ Inter, tanto amava. Davide per sempre. Così chiamano subito il torneo, perché per quello scopo è stato pensato, voluto. Un modo per continuare a sentirlo, per sempre, appunto, ancora vivo, presente, sorridente, in mezzo a loro.
Diciassette edizioni consecutive, fino ad oggi. Non è poco per una iniziativa fatta in casa, voluta dalla sua famiglia, nata e portata avanti negli anni grazie all’entusiasmo immutato di tantissimi amici che a Davide Traini hanno voluto bene. Perché era semplicemente impossibile non volergliene. Un torneo di calcio intitolato alla memoria di un defunto non è un’idea originalissima, se ne contano tanti, ma è lo spirito con cui si è organizzato fin dall’inizio, e si continuerà a fare per sempre, il suo valore aggiunto. Un memorial a cui non sono mai mancate le adesioni, anzi, le iscrizioni sono andate sempre aumentando negli anni. Senza conoscere stanchezza, o calo di motivazioni. Senza perdere mai di vista l’unico obiettivo. Ricordare Davide come si merita. Perché Davide non sarà mai solo un nome inciso sulla targhetta di quel trofeo, o su una delle tante coppe in palio. Ma un karma irrinunciabile.
Quando i suoi amici hanno percepito come annacquato lo spirito della manifestazione, che va ben oltre la competizione per l’aggiudicazione dell’allettante montepremi, hanno voluto cambiare rotta. Dopo lo stop da covid si è preferito dare spazio ai più giovani. Dagli under 18 in giù. Un azzardo per una formula già ben rodata, un target di partecipanti fidelizzato. Ma non importa. Davide deve continuare a sorridere davvero. Solo per i più grandicelli, Mirko De Carolis con le altre anime dell’associazione, prevedono l’iscrizione di una decina di squadre. Invece, alla fine, saranno diciotto. Trentadue in totale. Davide sarà contento.
Un boom di adesioni che probabilmente sarà ulteriormente migliorato nella edizione 2024, che prenderà il via, come detto, il prossimo 4 giugno sempre a Folignano. Tre le categorie. Under 18, per i nati negli anni 2006, 2007 e 2008. Under 15, per i nati nel 2009 e 2010. E Under 13, per i nati nel 2011, 2012 e 2013. Iscrizioni arrivate da tutta la vallata del Tronto e il circondario. Saranno circa quattrocento, circa, i giovanissimi calciatori coinvolti. Si giocherà, ininterrottamente, fino al 29 giugno dribblando le concomitanze con le partite in tv degli azzurri al prossimo campionato europeo. Ci sarà, come ogni anno, tanta gente intorno ai campetti del PalaRozzi a mantenere sempre acceso il sorriso di Davide Traini. Una grande festa dei valori più nobili dello sport, e, visto il momento infelicissimo, anche auspicio di una pace, finalmente, universale.
Un clima di totale sportività, che si alimenta di rispetto, lealtà e correttezza che, come augurano gli organizzatori, possa essere osservata prima ancora che dai ragazzini in campo, soprattutto da genitori e parenti vari, intemperanti e urlanti dietro la recinzione. Condotte da primati, troppo spesso di pessimo esempio per i più piccoli. Che toglierebbero subito il sorriso anche agli occhioni azzurri di Davide.
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