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«I lavori servono, ma bisogna limitare i disagi per chi abita in centro»

ASCOLI - Si moltiplicano le proteste dei residenti di rua dei Filodrammatici e di rua del Corfinio, sotto accusa le acque piovane non opportunamente canalizzate
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Una delle zone interessate

 

Le situazioni contrastanti di Rua dei Filodrammatici e Rua di Corfinio, nella zona del teatro Filarmonici ad Ascoli, sono evidenti. Da circa quattro mesi, gli abitanti di queste viette caratteristiche del centro storico ascolano stanno assistendo ai lavori di rifacimento della strada e dei sottoservizi, tra cui fogne e acqua. Sebbene questi interventi rappresentino un’opportunità di miglioramento, i residenti sono costretti a convivere con notevoli disagi quotidiani.

 

«Sarebbe una gran bella miglioria se si creassero dei camminamenti con tavole di legno per evitare di dover indossare stivali per tornare a casa e non riportare zolle di terra nelle abitazioni» osserva un residente.

 

Il problema principale sembra risiedere nella mancata sincronizzazione tra i vari aspetti del progetto. Infatti, nel centro storico, molte grondaie per lo scolo delle acque piovane non sono canalizzate in condotte separate per la raccolta delle acque chiare, che sono di competenza del Comune, mentre le condotte fognarie, che gestiscono le acque nere, sono di competenza della Ciip.

 

«Chi sta eseguendo i lavori non ha evidentemente ricevuto l’ordine di intubare i discendenti delle acque piovane in una condotta dedicata, permettendo così all’acqua di scaricare direttamente sulla strada. Questo provoca la formazione di pozze d’acqua durante le piogge e un’eccessiva umidità nei piani bassi delle abitazioni. È incredibile – continua il residente – sentire quotidianamente parlare di fondi disponibili (Pnrr, Pinqua, rigenerazione, ecc.) senza vedere un miglioramento tangibile delle condizioni della zona e dei cittadini che vi abitano. La situazione si aggrava per la mancanza di una condotta per la raccolta delle acque piovane, con responsabilità che si rimbalzano tra il Comune e la Ciip».

 

Chi abita in queste strade paga regolarmente tasse, bollette (compresi fogne e depurazione), imposte e quant’altro sia necessario per il buon funzionamento della comunità e per il decoro della loro città. «Forse avremmo anche diritto di vederne gli effetti, senza doverci ogni volta arrabbiare e protestare, rischiando di prendercela con chi lavora ma non ha alcuna responsabilità», conclude il cittadino.


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