di Giuseppe Di Marco
Quando verranno realizzati i parcheggi al di sotto della sopraelevata? La questione è riemersa dietro iniziativa di Simone De Vecchis, che ha inviato un sollecito agli uffici provinciali affinché venga siglata al più presto la convenzione con il Comune di San Benedetto, per l’utilizzo delle aree al di sotto del cavalcavia.
«Stamattina ho inviato una nota di sollecito perché venga avviata l’istruttoria per l’utilizzo del parcheggio al di sotto della sopraelevata in zona Sentina – dichiara De Vecchis – Questa storia è rimasta impantanata per due anni negli uffici provinciali, soprattutto per cause politiche: nel frattempo, infatti, se n’è andato il dirigente che se ne occupava».
Di quale aree si tratta? La prima è una superficie che dà su Via del Cacciatore (2.500 metri quadri), poi ce n’è una seconda adiacente a Via del Passero e Via della Pizzarda (1.700 metri quadri): da queste zone si potrebbero ricavare oltre 100 stalli a servizio del quartiere, che notoriamente si riempie durante la bella stagione e soffre per la mancanza di posti auto.
Nell’iniziativa, comunque, verrebbero inseriti anche altri spazi: un’area in corrispondenza di Viale dello Sport (7.630 metri quadri) le cui convenzioni scadranno ad aprile 2025. Infine, una superficie di 7.680 prospicienti a Via Scarlatti e Via del Mare. In totale, i parcheggi sarebbero più di 200. Questi lotti, quindi, verrebbero concessi al Comune di San Benedetto, che dovrebbe farsi carico dei lavori per attrezzarli e dei costi di manutenzione.
De Vecchis quindi si è soffermato anche sulle ultime vicende della Provincia di Ascoli. «Il gruppo misto – ha aggiunto il consigliere – ha mosso delle critiche nei confronti dell’amministrazione, ad esempio sul Piano d’Ambito dei rifiuti, sul quale ho la delega: voglio ricordare, però, che dopo 11 anni siamo tornati a conferire in ambito, con notevole risparmio per le casse comunali. Altre critiche sono state mosse sulla scuola, ma in questo caso la delega è detenuta da chi ha polemizzato. Si dice che non è stato fatto abbastanza per le aree interne, ma la verità è che è stata la costa a ricevere meno interventi, come San Benedetto o Cupra. Basti vedere la graduatoria per i patti territoriali, in cui otto dei dieci comuni beneficiari sono delle aree interne».
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