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2 Giugno, l’omaggio del Piceno alla Repubblica italiana, nel suo 78esimo anniversario (Foto)

LA CERIMONIA in Piazza Roma, dove si sono radunate le più alte cariche della provincia picena, con in testa il prefetto Sante Copponi, affiancato dal comandante del 235° Reggimento Piceno dell'Esercito il colonnello Marcello Di Mauro. Omaggio alla Corona d'alloro, deposta davanti al monumento ai Caduti
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di Maria Nerina Galiè

L’Inno d’Italia intonato da Ilaria Roscioli sulle note della Fanfara  di Ascoli, ad accompagnare l’Alzabandiera, ha aperto anche quest’anno le celebrazioni dell’Anniversario della Repubblica Italia.

Oggi, 2 giugno, sono passati 78 anni da quando gli italiani sono stati chiamati a scegliere tra la repubblica e la monarchia.

In Piazza Roma si sono radunate le più alte cariche della provincia picena, con in testa il prefetto Sante Copponi, affiancato dal comandante del 235° Reggimento Piceno dell’Esercito Giovanni Cruciani, e  che ha reso omaggio alla Corona d’alloro, deposta davanti al monumento ai Caduti.

Solennità, commozione ancora vivida, orgoglio le caratteristiche della manifestazione, che ha visto schierati i picchetti d’onore di Esercito, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Polizia Penitenziaria e Vigili del fuoco.

Ai lati del monumento i comandanti provinciali.

Presenti il vescovo delle Diocesi di Ascoli e San Benedetto, monsignor Gianpiero Palmieri,  i sindaci dei Comuni del Piceno, gli assessori regionali pure della nostra provincia come i parlamentari. Uno accanto all’altro, senza bandiere di partito ad identificarli, ben consapevoli di essere lì tutti per la stessa ragione, come rappresentanti dei cittadini a testimoniare anche per loro conto l’importanza di questa giornata.

Dopo la lettura del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al microfono si sono alternati gli studenti di alcune scuole superiori del territorio. Profonde le loro riflessioni e sintomo di consapevolezza e maturità civile che lasciano ben sperare per il futuro della nostra Nazione.

Al termine, la cerimonia si è spostata nella sede della Prefettura per la consegna delle onorificenze “Al Merito della Repubblica Italiana” ai nuovi Cavalieri del Piceno (leggi qui i nomi).

Leggi qui per la cerimonia che, contemporaneamente, si è tenuta a San Benedetto.

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