«Ogni anno abbiamo ricordato quella tragedia sui gradoni, ma quest’anno non è stato possibile. Abbiamo voluto con noi le Vecchie Glorie Samb e l’associazione Samb Legend, per quanto hanno fatto: qualcuno ha provato a distruggere la Samb ma noi siamo ancora vivi»: è stato un momento di alta commozione, davanti a quel che resta della gradinata sud dell’ex stadio Fratelli Ballarin, abbattuta qualche mese fa, ma che ha visto ugualmente i tifosi rossoblù presenti a ricordo del tragico rogo che avvenne il 7 giugno 1981 proprio in Curva Sud e costato la vita alle giovanissime Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri, oltre che al ferimento anche grave di decine di spettatori.
Le parole dei tifosi e il mazzo di fiori depositato da Peppe Pallesca, storico riferimento della Curva già ai tempi del Ballarin, sotto lo striscione “7/6/1981 Di quel maledetto giorno non sarà mai demolito il ricordo“, seguito da un applauso dei presenti (qualche centinaio, tanti ultras e tifosi e anche molti giovanissimi e bambini), è stato un passaggio che ha suscitato forte emozione. Tra gli ex Samb, presenti Simonato, Chimenti, Basilico, Ranieri, l’attuale allenatore Samb Palladini. Proprio Bruno Ranieri (per lui 7 stagioni alla Samb di cui 5 giocando al Ballarin e presente durante quel tragico Samb-Matera) ha ricordato quel giorno: «Noi dal campo non ci siamo resi conto di quello che era avvenuto, lo si vede dalla foto scattata a inizio gara dove solo il portiere, Walter Zenga, è voltato perché si è accorto che stava accadendo qualcosa. Anche durante la partita sapevamo poco, poi purtroppo, al termine, le notizie iniziarono a trovare conferma» (a latere vale la pena ricordare che lo slargo davanti l’ex curva Sud è stato intitolato all’ex centravanti della Samb Stefano Borgonovo, ma, tolta la targa affissa sul muro dell’ex Curva Sud, non c’è nessuna segnalazione che lo ricorda).
Ottavio Palladini, da poco nominato allenatore della Samb, non aveva neppure 10 anni il giorno del rogo del Ballarin: «Un giorno bruttissimo, ero ai Distinti con mio zio e i miei cugini, doveva essere un giorno di festa per la promozione in B e invece è accaduto quel che sappiamo. Negli anni successivi sono tornato al Ballarin anche come calciatore, nelle squadre giovanili, e c’era sempre un buon pubblico a vederci, è stata una emozione grandissima e me la porto sempre nel cuore. Quest’anno è stato un po’ strano ricordare quanto avvenne con il Ballarin ormai abbattuto, ma io sono venuto qui ogni anno e per questo anche quest’anno ho deciso di essere presente come giusto».
In merito alla preparazione della prossima stagione, Palladini afferma: «Stiamo lavorando bene, oggi abbiamo avuto un nuovo incontro dove abbiamo definito alcune figure, tra l’altro ci saranno due preparatori atletici, speriamo di partire bene».
E infatti, oltre al giocatore Senigagliesi, era presente una delegazione della Samb: non solo Palladini ma anche il presidente Vittorio Massi che proprio in giornata, assieme agli altri stretti collaboratori, ha individuato i ruoli per la prossima stagione. Ovviamente confermato il direttore sportivo Stefano De Angelis (cosa mai in dubbio, d’altronde), Giuseppe Marzetti sarà team manager (per i rapporti con la stampa potrebbe essere indicata a breve una nuova figura), mentre preparatore atletico sarà, come preannunciato, Maurizio Di Renzo, un anno fa alla Fermana ma in passato con tantissime esperienze anche in Serie A e a Pescara quando qui giocata Palladini.
Di Renzo sarà affiancato da Riccardo Cantarini (in passato già al Teramo e al Pineto tra gli altri), mentre Giancarlo Beni, indicato da Palladini, sarà preparatore dei portieri, insieme a Daniele Capriotti (classe 1988, era il portiere del Porto d’Ascoli che iniziò la scalata dalla Prima Categoria all’Eccellenza, tra il 2013 e il 2015).
Per quanto riguarda la casella di vice allenatore, oltre al fidato Gigi Voltattorni (anche per lui un ritorno alla Samb che in alcune occasioni ha guidato anche come primo allenatore), ci sarà Marco Mancinelli, traghettatore apprezzato nelle ultime giornate dello scorso campionato. A Palladini il compito di far coesistere e far rendere al meglio le due figure. Angelo Pisani, infine, confermato come match analyst.
Manca la figura del direttore generale, più volte annunciata da Massi e che ha visto nei giorni scorsi due incontri con Luca Faccioli: martedì prossimo dovrebbe essere il giorno decisivo con l’ufficializzazione del nuovo “diggì”
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