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Ze Vagni, i “primi” 60 anni di un attore teatrale di provincia

ASCOLI - Straordinario protagonista e Mascherina d'Oro del Carnevale di Ascoli, il popolare Zè a 85 anni calca ancora i palcoscenici. «Recitare è la mia più grande passione, anzi la mia vita»
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Nazzareno Vagni insieme all’attore Fabio Troiano

 

 

di Peppe Ercoli

E’ un ‘giovane’ di 85 anni ma con ancora tanta voglia di vita e di fare… teatro.

 

E’ la storia di Nazzareno “Zè” Vagni, che quest’anno festeggia i 60 anni di attività teatrale che ha condiviso insieme ad un’altra sua grande passione, il carnevale di Ascoli che lo vede ancora protagonista, premiato nel 2002 con la prestigiosa Mascherina d’Oro. A certificare che è veramente un attore c’è un documento, della segreteria collocamento spettacolo del Ministero del Lavoro che nel 2000 lo ha iscritto come ‘generico’ nelle liste dei lavoratori di questo settore.

Vagni insieme ad Alberto Ercoli, entrambi Mascherina d’Oro

«Naturalmente, non sono un attore professionista, ci mancherebbe altro, ma questa qualifica mi fa piacere» dice il popolare Zè che sabato 15 giugno sarà a teatro con l’ennesima replica di “Miseria e nobiltà” con la compagnia ascolana Gente Nostra.

 

Zè Vagni ha recitato anche in un film di suo nipote, il regista ascolano Massimo Cappelli, con l’attore Fabio Troiano; e poi in ‘Un caso di coscienza’ con Sebastiano Somma.

 

Ma è il teatro la sua passione da sempre. «E’ la mia vita, sono le esperienze a cui sono più legato in assoluto, oltre naturalmente alle mascherate per il Carnevale, che per me è un momento straordinario e irrinunciabile. Mi maschero – racconta – da quando avevo cinque anni e da diversi anni compongo un trio straordinario con una grande Mascherina d’Oro come Alberto Ercoli e con la Mascherina d’Argento Domenico Fioravanti. Ci divertiamo e facciamo divertire, questo è l’importante». Anche quest’anno i tre hanno dato spettacolo nel centro di Ascoli proponendo diverse mascherate, tutte apprezzate.

 

Tra i titoli più significativi della lunga carriera teatrale di Zè Vagni vanno ricordati “Rrete li mierghie”, “La cimmia su la schiena”, “Filumena Marturano”, “La sposa finda”, “E brave Bebè”, “Natale in casa Cupiello”, “E’ rrescite lu sole”, “Rusce e nire”, “Aghe lu maghe”, “Lu Miedeche de li matte” (tradotta dal napoletano all’ascolano da Mirko Loreti) e il musical “I promessi sposi”.

 

«Al teatro mi ha introdotto il compianto avvocato Lattanzi, per il quale scriveva molte commedie il cardiologo Scatasta; ho fatto tante cose insieme al grande regista Guido Mosca. Con loro – racconta Ze Vagni – ho fatto un grande percorso insieme ad altri amici che hanno recitato con me. Tutti meravigliosi, come mia moglie Milena Damiani, Carmelita Galiè, Elisabetta Orlini, Enrico Luzi, Zè Valentini, Peppe Volponi, Marina Gentili, Pino Di Teodoro, Andrea Flaiani, Giorgio e Pietro Trasatti, Vincenzo Della Posta».

 

Vagni e Ercoli con la mascherina d’Argento Domenico Fioravanti

Alberto Ercoli. Zè Vagni e Domenico Fioravanti


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