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Scontri dopo Ascoli-Pisa, manifestazione del Siulp: «Tornare a casa incolumi è un diritto» (Video e foto)

ASCOLI - Il sindacato ha protestato prima davanti alla Questura poi in Prefettura: «Nel 2023 sono 120 gli operatori di Polizia feriti negli scontri durante le manifestazioni di piazza; dall'inizio dell'anno ad oggi se ne registrano già 115». Le critiche al questore Simonelli
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Le parole del Siulp

 

 

«Tornare a casa incolume è un mio diritto».

Un momento della manifestazione davanti alla Prefettura

 

Questo è stato lo slogan della manifestazione di protesta inscenata ad Ascoli dai poliziotti del Siulp, prima davanti alla Questura e poi alla Prefettura. L’iniziativa è nata dagli incidenti verificatisi dopo la partita Ascoli-Pisa dello scorso 11 maggio, durante i quali circa quindici agenti della Questura di Ascoli e del reparto di Senigallia sono rimasti leggermente feriti negli scontri con gli ultras bianconeri.

 

Il Siulp ricorda che nel 2023 sono stati 120 gli operatori di Polizia feriti negli scontri durante le manifestazioni di piazza; dall’inizio dell’anno ad oggi se ne registrano già 115.

Benedetto Fanesi

 

«L’analisi dei dati nazionali conferma un’escalation preoccupante delle aggressioni alle forze di polizia – commenta Benedetto Fanesi, segretario generale provinciale Siulp di Ascoli Piceno –. Gli scontri di Ascoli-Pisa avrebbero dovuto far riflettere l’amministrazione su ciò che non ha funzionato, sulla sottovalutazione di un evento prevedibile, dove il Siulp ritiene che sia fallito sia il sistema di prevenzione per una chiara responsabilità gestionale sia quello di repressione, considerata l’esiguità degli attuali provvedimenti presi contro i tifosi più violenti».

 

Anche il segretario regionale Siulp, Marco Girolimini, ha criticato le dichiarazioni del questore di Ascoli, Giuseppe Simonelli, fatte il giorno dopo gli scontri.

 

«Aveva ed ha la responsabilità di gestire l’ordine pubblico – spiega -. È inaccettabile che abbia sottolineato la buona riuscita del servizio solo perché nessuno si è fatto male. È impensabile giustificare che i 16 feriti siano un danno collaterale da accettare passivamente; il Siulp sperava in un’assunzione di responsabilità da parte di un’amministrazione sempre attenta alle esigenze del personale, invece c’è stato uno scarico di responsabilità da parte del Questore sulla filiera gerarchico-funzionale, che non va nella direzione auspicata della tutela della sicurezza dei lavoratori».

 


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