di Salvatore Mastropietro
«DS scelto da questa società… Non ti vogliamo nella nostra città». Recita così il primo dei tre striscioni esposto durante la notte dagli ultras dell’Ascoli in città. Il riferimento, piuttosto chiaro, è alla scelta del nuovo direttore sportivo, che sarà con buona probabilità Emanuele Righi. Classe 1975, nella scorsa stagione ha lavorato alla Spal in C e alla Nocerina in D. Da direttore ha vissuto esperienze con Giugliano, Imolese, Savoia e Mantova. Da collaboratore, invece, ha fatto parte dello staff di Filippo Fusco a Bologna e Verona.
Il suo ingaggio è stato deciso dall’attuale proprietà, dopo la poltrona vacante lasciata da Marco Giannitti, con l’obiettivo di individuare una figura “temporanea” che inizi a lavorare sul fronte cessioni (Mendes, cercato dal Palermo, e Caligara su tutti) e sulle principali scadenze che la società dovrà fronteggiare entro fine mese. In attesa di novità sulla cessione del club, è chiaro che l’arrivo di Righi potrebbe servire anche nel caso in cui non si arrivi a una soluzione definita entro il 30 giugno e debba essere, dunque, proprio l’attuale società capeggiata dal patron Massimo Pulcinelli a programmare il prossimo campionato di Serie C.
La posizione della tifoseria organizzata su questo punto, intanto, è chiarissima e fa eco al comunicato pubblicato in data 6 giugno dagli “Ultras 1898”: «Non barattiamo la nostra dignità, via tutto lo staff di questa società».
«Basta contratti firmati… Verdone vattene a Roma con gli scappati» è il terzo striscione apparso in città. Nel mirino è finito l’attuale direttore generale, figura maggiormente coinvolta dal punto di vista strategico e operativo nelle attività che hanno fatto seguito alla retrocessione, dall’emissione della documentazione necessaria per l’iscrizione in C alla scelta del nuovo (provvisorio?) direttore sportivo.
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