di Federico Ameli
Se fino una settimana fa il duello tra Marco Fioravanti ed Emidio Nardini monopolizzava il dibattito politico cittadino, oggi è la corsa agli assessorati a tenere banco a Palazzo Arengo come in tutta la città.
Nella mattinata di ieri, giovedì 13 giugno, il sindaco ha posto la sua firma sulla nomina ufficiale, dando di fatto inizio al suo secondo mandato e annunciando la volontà di riunire al più presto Consiglio e giunta comunale. Ora, dunque, l’attenzione dei più si sofferma sui compagni di viaggio che avranno il compito di accompagnare Fioravanti nei prossimi 5 anni, tra poltrone già virtualmente assegnate e ultimi posti a disposizione dei consiglieri eletti.
Come noto, prima di stilare la lista definitiva dei 10 componenti della giunta, il sindaco terrà conto dei voti portati in dote e dalle competenze espresse da ognuno dei papabili assessori, con l’obiettivo di creare una squadra bilanciata e pronta ad affrontare le sfide all’orizzonte. Una scelta tutt’altro che semplice, dato che la volontà di alzare l’asticella della qualità sia in giunta che in Consiglio si scontra – come in ogni comune d’Italia, in fondo – con gli equilibri della maggioranza e, soprattutto, con le ragioni e le richieste delle 9 liste che hanno contribuito allo schiacciante 73,9% del centrodestra.
Un po’ per scaramanzia, un po’ per le pressioni legate all’attesa, in queste ore né i diretti interessati né gli addetti ai lavori hanno intenzione di sbilanciarsi sul toto-nomine. Bocche cucite, in attesa dei verdetti definitivi.
Ad ogni modo, con 9 assessorati e un posto da presidente del Consiglio comunale da assegnare, gli uomini del Fioravanti-bis dovrebbero essere gli stessi di cui si vocifera insistentemente già dai primi giorni della settimana. Le sorprese potrebbero riguardare, eventualmente, funzioni e compiti assegnati ai singoli. Ad oggi, infatti, l’unico certo di confermare la poltrona occupata già 5 anni fa è Marco Cardinelli, recordman di preferenze e reduce da un mandato decisamente intenso ai Lavori pubblici.
Attilio Lattanzi, unica new entry in squadra tra gli uomini, è in attesa di conoscere il suo assessorato, mentre gli altri quattro potenziali componenti della giunta potrebbero finire al centro di uno scambio di ruoli che sta emergendo in queste ultime ore. Dopo 10 anni da vicesindaco, Gianni Silvestri potrebbe abdicare in favore di Massimiliano Brugni, che in questo modo riceverebbe un riconoscimento concreto per i quasi 1.000 voti portati alla causa del centrodestra.
Allo stesso modo, Alessandro Bono, terzo candidato per preferenze ottenute e uomo di fiducia del sindaco Fioravanti, potrebbe entrare per la prima volta in giunta, in uno scambio di ruoli con Nico Stallone che porterebbe l’assessore uscente allo Sport a presiedere il Consiglio comunale. In questo caso, però, sfumerebbe la possibilità di riaccogliere in Sala della Ragione l’ex assessore del Carroccio Dario Corradetti, anch’egli in attesa di novità.
Sul fronte al femminile, invece, si lavora per trovare la quadra sulle 4 donne che entreranno in giunta. Donatella Ferretti può contare su un bagaglio di esperienza politica in possesso di nessun’altra competitor e farà parte della squadra, con un ruolo ancora da definire. Spazio anche per Francesca Pantaloni e Laura Trontini, consigliere comunali uscenti pronte al grande passo dell’assessorato grazie ai consensi ottenuti in sede di elezione. L’ultimo posto a disposizione potrebbe spettare a una tra Manuela Di Micco, Barbara Pennacchietti, Marika Ascarini e Patrizia Petracci, sebbene siano in corso le valutazioni su un possibile assessorato esterno, da assegnare a una figura tecnica estranea alla rosa dei 25 consiglieri eletti.
Riflessioni in corso sulla nuova giunta, si valuta un assessorato esterno tra le donne
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