di Marco Braccetti
Due ruote, tanti problemi. Rubate per poi essere rivendute, trafugate e poi lasciate all’abbandono, posteggiate alla rinfusa, così da creare problemi ai pedoni. Con l’arrivo della stagione calda, lungo le strade sambenedettesi aumenta a dismisura la circolazione di biciclette e ciò si porta dietro diverse criticità.
Iniziamo subito con una segnalazione che, ultimamente, circola sui social: «Largo Lazio è diventato una discarica di vecchie bici. Ce ne sono anche di rubate, con marchi di strutture alberghiere».
Noi siamo andati a verificare ed effettivamente è così: mezzi lasciati nel degrado. Due, in particolare, hanno il logo di un B&B e di un Hotel della Riviera. Probabilmente, i mezzi sono stati rubati da qualcuno che li ha utilizzati per poco tempo e poi l’ha scaricati in quel punto semi-nascosto della città.
Più in generale: non è un mistero e non è cosa recente che la Riviera delle Palme sia “terreno di caccia” per ladri e ricettatori di bici. Sia mezzi interi, che singoli pezzi. Un giro d’affari illegali che, stando agli addetti ai lavori, avrebbe dimensioni internazionali: «Probabilmente la tua bici sarà già in viaggio verso la Romania» si era sentito dire, tempo fa, un residente del centro presentatosi al Commissariato di polizia per sporgere denuncia di furto della propria due ruote. Intanto, la Polizia Locale prosegue nella sua opera di rimozione dei mezzi posteggiati irregolarmente. Ultimamente, i vigili sono intervenuti nelle vie Puglia, Val d’Aosta e Dei Colli, togliendo di mezzo diversi mezzi posteggiati irregolarmente.
L’operazione viene portata avanti secondo quanto previsto nel “Regolamento per la gestione degli oggetti abbandonati e rinvenuti” che ha un’appendice tutta dedicata alle bici. In particolare, l’atto vieta di attaccarle su monumenti, elementi di arredo urbano, fioriere, sostegni della segnaletica stradale verticale o luminosa e dell’illuminazione pubblica, alberi, arbusti di qualsiasi specie.
Il giro di vite attuato dalla Polizia Locale viene anche dopo un ulteriore potenziamento degli stalli regolari. Sul finire di gennaio, infatti, in più punti del cuore urbano sono state posizionate ulteriori rastrelliere. Secondo la mappatura più aggiornata, effettuata dai tecnici municipali, al momento in centro ci sono 233 punti dove poter lasciare la bici in maniera corretta. Una cifra importante. Ma, certo, soprattutto nelle settimane l’estate, il problema è destinato a ripresentarsi.
Tra turisti e residenti, durante la stagione calda si spostano in Riviera migliaia di bici al giorno. Il vero banco di prova, dunque, è il lungomare. D’estate, l’affastellarsi di biciclette lasciate alla rinfusa arriva a creare problemi di movimento per disabili o mamme con passeggino.
Senza contare il complessivo clima di disordine che mal s’addice ad una città turistica. La situazione è ben nota ai vertici del Comune: «Effettivamente, nel lungomare c’è la situazione più complessa – ha sottolineato il vicesindaco Antonio Capriotti, delegato al decoro urbano – e quello che posso dire è che, sicuramente, non tollereremo più le biciclette attaccate sui nuovi lampioncini della pubblica illuminazione».
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