di Gianluca Ginella
«Mi aveva promesso ci saremmo sposati, gli ho creduto e lui mi ha fatto prostituire. Mi faceva minacce, avevo anche paura per i miei familiari in Albania» .
È il racconto di una ragazza di 26 anni che oggi al tribunale di Macerata ha testimoniato nel corso di un processo in cui imputato è un 24enne di Roma, suo ex fidanzato. Il giovane deve rispondere di aver indotto alla prostituzione o di aver favorito la prostituzione della ragazza e di stalking. La 26enne, parte civile al processo (assistita dall’avvocato Francesco Mantella), era venuta in Italia per lavorare come badante e poi aveva incontrato il 24enne.
L’avvocato Francesco Mantella
«All’inizio era una storia normale, la prospettiva era quella del matrimonio, poi è stata risucchiata in questo vortice di minacce e vessazioni a causa del quale lui l’ha fatta cominciare a prostituirsi», dice l’avvocato Mantella.
La ragazza ha riferito che era il suo fidanzato «a gestire gli annunci per trovare i clienti, ad affittare gli appartamenti (la giovane si sarebbe prostituita a Civitanova, Porto Recanati e Porto Sant’Elpidio, ndr). I soldi che mi davano i clienti venivano usati tutti da lui. Io non avevo il permesso di soggiorno in quel periodo». La 26enne ha detto che «guadagnavo 3-400 euro al giorno, anche mille euro per una notte o un fine settimana. Io non potevo dire di no ai clienti, chiunque telefonava ci dovevo andare».
I fatti, secondo l’accusa, sostenuta dal pm Stefano Lanari, sarebbero andati avanti dal gennaio del 2018 fino al marzo del 2020 quando poi con il lockdown le cose erano cambiate.
L’avvocato Vanni Vecchioli
La ragazza, dice l’accusa, una volta che si era interrotta la convivenza con il fidanzato sarebbe stata vittima di stalking dall’ex. Il 24enne l’avrebbe minacciata di gravi ripercussioni (minacce che sarebbero state fatte anche con una scacciacani) se avesse smesso l’attività di meretricio. «Lei alla fine si è resa conto che lui la stava sfruttando e ha trovato il coraggio di denunciare – dice Mantella -. Devo dire che con sensibilità e attenzione, sia della procura che della questura di Macerata, la ragazza è riuscita ad ottenere il permesso di soggiorno che le ha consentito di trovare un lavoro normale e per lei è finito un incubo».
Il 24enne è difeso dall’avvocato Mario Antonio Blandolino (oggi sostituito dall’avvocato Vanni Vecchioli) contesta di aver fatto prostituire la ragazza. Il processo si sta svolgendo davanti al giudice Francesca Preziosi.
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