E’ sempre più tesa l’aria tra lavoratori ed i vertici della Sanità picena. I primi, rappresentati dai lavoratori lanciano strali da ogni angolo.
Si è arrivati alla diffida. Da parte di Cgil, Cisl, Fials, Nursing Up e Ugl Salute che, nell’indirizzare anche la lettera alla Regione, ai consiglieri regionali eletti nel Piceno e ai sindaci della provincia, appunto, «diffidano l’Ast ad attenersi scrupolosamente alla normativa contrattuale ed al Regolamento vigente in materia di mobilità del personale e ad interrompere qualsiasi disposizione in violazione di questi».
La diffida di Nursind e Usb ha come destinatario Luca Gelati, direttore delle Professioni Sanitarie: «Ci è stato riferito che vengono usati canali di messaggistica istantanea per l’invio di comunicati aziendali, file, circolari aziendali, provvedimenti e altre comunicazioni ufficiali. Le ricordiamo che lo strumento ufficiale per tali comunicazioni è esclusivamente l’email aziendale.
Inoltre, è stato segnalato che i messaggi vengono talvolta inviati al di fuori degli orari di lavoro e questo comportamento non è accettabile e deve cessare immediatamente. Pertanto, con la presente, le intimiamo di cessare immediatamente l’uso di whatsapp e di altri social media per le comunicazioni aziendali all’interno dell’Ast».
Ma le denunce di carenza di personale, sovraccarichi di lavoro e situazioni dichiarate allarmanti vengono sollevate in diversi reparti dai sindacalisti. «Nella Rsa di Offida, dei 6 infermieri e 9 oss da sempre assegnati alla struttura sono rimasti al momento in servizio solo 3 infermieri e 5 oss (8 unità) con la conseguente impossibilità materiale di garantire i turni di lavoro», scrivono Nursind e Usb.
Gli stessi evidenziano la carenza di oss e disservizi in Emodialisi Ascoli, con oss utilizzati come “trottole” che devono spostarsi e lavorare tra un reparto e l’altro.
Per questi motivi, i delegati Rsu di Nursind e Usb (Patrizia Cinaglia, Silvia Del Conte, Amelia Falleroni, Mauro Giuliani, Mirko Illuminati, Maurizio Pelosi, Leonardo Pezzuoli, Roberta Trasatti) hanno inviato una formale richiesta al coordinatore Rsu, Paolo Grassi, e a tutti i delegati Rsu , chiedendo una convocazione urgente, avente ad oggetto le «ultime decisioni unilaterali attuate dalla dirigenza Ast, senza il minimo rispetto delle relazioni sindacali, al fine di proclamare lo stato di agitazione».
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