di Federico Ameli
Servirà ancora qualche giorno di pazienza prima di salutare l’arrivo dei nuovi assessori che accompagneranno il sindaco Marco Fioravanti in questo suo secondo mandato.
Se fino a pochi giorni fa la rosa dei principali indiziati era già definita o quasi, con l’unico rebus legato al quarto assessorato al femminile da affidare a una potenziale figura tecnica, le verifiche della commissione elettorale centrale hanno rimesso in discussione le precedenti valutazioni fatte a Palazzo Arengo.
Come già anticipato, pur interessando i soli verbali – è bene precisarlo – e non le singole schede, i controlli di routine in corso nella scuola di via Speranza, a cui sovrintende il giudice del Tribunale di Ascoli Paola Mariani, potrebbero portare con sé qualche novità per i 25 candidati consigliere virtualmente eletti, con alcuni sorpassi e controsorpassi attualmente sotto la lente dei funzionari preposti alle verifiche.
In particolare, a tenere in scacco la composizione del Consiglio comunale prima e la nomina della giunta poi è la posizione di Dario Corradetti, assessore uscente al Bilancio e reduce da un pari merito interno alla Lega con Enrico Angelini Marinucci a quota 317 voti che, ad oggi, premierebbe quest’ultimo.
Con tutta probabilità sarà necessario attendere la giornata di martedì 25 giugno per assistere alla chiusura delle operazioni di verifica. Fino ad allora, con i diretti interessati comprensibilmente col fiato sospeso, non sarà lecito attendersi mosse ufficiali da Palazzo Arengo, data la rilevanza del caso Corradetti anche in ottica deleghe.
Se, come le voci delle ultime ore sembrerebbero suggerire, l’ex assessore dovesse avesse avere la meglio nel testa a testa con il collega di partito, Corradetti tornerebbe ad occupare l’ultimo dei 3 seggi a disposizione del Carroccio, recitando un ruolo decisivo anche nella composizione della nuova giunta.
Oltre a poter rivendicare un posto in prima fila negli uffici comunali, forte delle deleghe tutt’altro che secondarie gestite negli ultimi 5 anni, Corradetti avrebbe tutte le carte in regola per ridefinire gli equilibri interni agli assessorati al maschile, ridisegnando potenzialmente lo scacchiere di una giunta che, fino a pochi giorni fa, sembrava a un passo dalla nomina.
La posizione di Corradetti tiene in scacco le riflessioni sulla giunta
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