facebook rss

“Affaire Sbaffo” da sbrogliare e poi rafforzare la Samb con un segretario e un referente stampa

SERIE D - Nessuna replica alla comunicazione della Recanatese concernente la validità del contratto con l'ex leopardiano anche per la prossima stagione. La società di Vittorio Massi era al lavoro per trovare le figure necessarie, e adesso è "esploso" un nuovo caso
...

 

Vittorio Massi

 

di Pier Paolo Flammini

 

Non abbiamo fatto in tempo a parlare di “pagina svoltata” dopo tre mesi difficili (la flessione da marzo in poi costata il primo posto, i play off non vinti per un autogol all’ultimo secondo, le polemiche con il Comune, l’addio del main sponsor Sideralba), di “dream team” (clicca qui) per la Serie D con il doppio acquisto ravvicinato di due pezzi da novanta come Sbaffo e Kerjota, che di nuovo a San Benedetto si ripiomba indietro.

 

Come se le lancette, per quanto riguarda la Samb, siano sempre fissate all’indietro, a partire dall’inizio degli anni Novanta, e facciano fatica a tornare nel verso giusto. Sulla situazione di Sbaffo ne abbiamo parlato qui, a seguito della comunicazione della Recanatese (clicca qui).

 

Difficile prevedere cosa accadrà a breve, anche se la logica vorrebbe che Sbaffo diventi un giocatore della Samb: dopo oltre un mese di corteggiamento è arrivato a San Benedetto, ha parlato con Massi, gli è stata promessa la fascia di capitano e la maglia numero 10 e sembra si sia persino commosso al momento di provarsi la fascia al braccio. Il punto, semmai – se la versione della Recanatese è corretta e regolamenti alla mano sembra congrua – è se la Samb sarà costretta a un ulteriore esborso per avere Sbaffo o, ancora peggio nell’ottica della Samb, se la Recanatese lascerà andare via Sbaffo ad una squadra professionistica piuttosto che rinforzare una diretta concorrente per la promozione, oppure addirittura impedirà l’arrivo di Sbaffo a San Benedetto costi quel che costi.

 

Fantascenari di un fantamercato, cosa che nessuno poteva immaginare. Situazione che comunque va risolta il prima possibile anche perché il resto del calciomercato della Samb, a partire dall’attaccante (Martiniello potrebbe non essere confermato per diversi motivi, tra cui anche il fatto che, con l’arrivo di un attaccante che potrebbe essere Moretti ex Ancona, diventerebbe il terzo centravanti), gira attorno agli arrivi di Kerjota e Sbaffo.

 

Risolta la situazione, la Samb dovrà accelerare su due movimenti di ingresso, non di calciatori ma di personale per la dirigenza. Una figura da segretario, che conosca le norme e tutte le novità (tante cose sono cambiate per la Serie D nell’ultimo anno, sul fronte dei contratti) e abbia l’esperienza giusta; e una figura di addetto stampa, capace anche di dare consigli nelle situazioni più spinose.

 

Purtroppo il patatrac-Sbaffo c’è stato, perché la società di Vittorio Massi si stava già muovendo per trovare un segretario – una figura potrebbe essere quella dello storico segretario della Samb Nazzareno Marchionni, che ha l’esperienza e la calma necessarie per aiutare il ritorno della Samb nelle categorie che meritano – e un responsabile per l’ufficio stampa. Per oltre un mese si è stati dietro al potenziale direttore generale Faccioli (e magari, in D, ha una utilità relativa), e le scelte che a cascata sarebbero arrivate dopo la sua nomina, poi saltata, arriveranno troppo tardi rispetto a quando ce n’era bisogno almeno per “l’affaire Sbaffo”.

 

Due figure cardine e necessarie, ora più che mai.

 

Con una persona competente a livello burocratico, probabilmente sarebbe arrivato il consiglio di come muoversi al meglio per far arrivare Sbaffo nella maniera più indolore possibile. E magari non ci sarebbe stato il bisogno di una replica comunicativa al momento, invece, necessaria, quanto meno per far conoscere la propria versione dei fatti (possibile che da Recanati si siano accorti della norma solo dopo l’annuncio e non abbiano detto nulla al loro capitano e trascinatore durante il mese e passa di accostamento del suo nome con quello della Samb?).

 

Lo stesso “caso” Faccioli, sul cui mancato arrivo emergono alcune perplessità maturate in seno a tutto l’ambiente rossoblù dopo l’incontro avvenuto giovedì 6 giugno a San Benedetto, perplessità che probabilmente hanno portato a una scelta corretta in concreto, ma, per evitare che si creassero successivamente situazioni spiacevoli, poteva essere gestito dalla Samb con due banali righe di comunicazione che avrebbero stoppato tutte le ricostruzioni possibili.

 

La rabbia e la chiusura in sé stessi sono elementi che ci possono stare in una situazione del genere, ma al più presto andrà risolta sperando che il presidente della Recanatese Guzzini non voglia essere punitivo nei confronti della Samb e di Sbaffo.

 

Altro aspetto, coloro che in queste ora sembrano provare un irrefrenabile piacere nell’apprendere la notizia di oggi: sono trent’anni di scorie che faticano ad eliminarsi dalla circolazione attorno alla Samb, e per una purificazione occorre del tempo e neppure acquisti strabilianti riescono a redimere. Vedove di Serafino e Renzi ce ne sono, e gioiscono a ogni caduta.

 

Ma se la Samb non vuole scivolare di nuovo, risolto l’inghippo Sbaffo, deve puntellarsi anche a livello dirigenziale.



Articoli correlati


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X