di Pier Paolo Flammini
Sembra già finito il rimbalzo seguente alla pandemia Covid-19: vale per l’economia così come per il turismo, e in particolare quello balneare e della Riviera delle Palme. A confermarlo ufficialmente, anche se in assenza di dati ufficiali (quelli saranno visibili in autunno inoltrato: in tempi di intelligenza artificiale non avere una informazione puntuale e parcellizzata è un controsenso che la dice lunga) è il presidente dell’Associazione Albergatori “Riviera delle Palme” Nicola Mozzoni, il quale di fatto dà una informazione sotto gli occhi di tutti.
Ovvero: va a rilento il turismo sambenedettese e della Riviera nel mese di giugno, il primo ufficialmente estivo. E il tempo incerto c’entra poco, perché nel 2023 la situazione meteo fu di gran lunga peggiore almeno nella prima metà del mese.
«Ho avuto modo di parlare con colleghi di altre città balneari italiane, e la tendenza sembra essere la stessa» ha dichiarato Mozzoni durante una intervista rilasciata nella trasmissione “Un Caffè con” di Vera Tv. Dunque un effetto della contrazione dell’economia dopo il ritorno alla crescita zero virgola, tipica degli anni Duemila a seguito delle rinnovate politiche di austerità di bilancio e di stipendi erosi nel potere d’acquisto.
«Un calo che sarà difficile recuperare nel corso dell’estate, perché a luglio e agosto si lavora al pieno, e dunque non è semplice recuperare quel che si perde in bassa stagione» spiega. Tra i motivi, oltre alla congiuntura economica, alcuni aspetti ricorrenti nelle analisi sul turismo piceno: la difficoltà di fare rete, sia tra gli stessi comuni della costa (San Benedetto, Grottammare e Cupra) che con l’entroterra. Anzi, dice Mozzoni, «Ascoli sta facendo molto bene a livello di comunicazione grazie ai contatti stretti con la Regione, in questo dialogo San Benedetto deve inserirsi per non restarne esclusa».
Mozzoni ha parlato anche in tema di eventi, che sembrano latitare in questa fase della stagione dopo che la primavera è stata contrassegnata da tanti eventi sportivi mentre altri saranno organizzati nei mesi centrali dell’estate: «Effettivamente in questa fase abbiamo una carenza di eventi, anche se non è facile organizzarli in un momento dove è risaputo che l’afflusso turistico è ridotto e non consente neanche di attrarre grandi numeri. Dobbiamo lavorare anche a questo».
Ma in merito a una destagionalizzazione a settembre e ottobre? Mozzoni afferma che gli hotel come il suo, family oriented, «hanno difficoltà a fare il pieno una volta riprese le scuole; sarebbe giusto che l’inizio venisse un po’ posticipato. Ma anche qui dobbiamo ragionare in maniera sistemica, inutile pensare di aprire un albergo con un giorno di sole, anche perché manca la domanda tale da giustificare le aperture. Il sistema alberghiero locale si sta diversificando per intercettare tutte le tipologie di domanda, per questo molti hotel stanno passando alla mezza pensione o alla sola colazione, come d’altronde avviene in quasi tutta Italia e nel resto del mondo. Chi invece ha una clientela fatta di famiglie con bambini, ovviamente offre anche il pranzo e la cena».
Un occhio anche all’ammodernamento della gestione degli spostamenti a San Benedetto: «Sono un fan per la chiusura della corsia est del lungomare, ma occorrerebbe organizzare tanti servizi per consentirlo, come quelli che ci sono in altre città, ad esempio lasciare l’auto in un parcheggio decentrato e prendere la propria bicicletta, lasciata in uno spazio custodito».
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