facebook rss

L’Ancona Calcio a Francesco Agnello, l’uomo che fece piangere Gaucci ora fa sorridere Tiong

L'INCREDIBILE crisi della squadra dorica, non iscritta in C e che oggi è passata di mano dal vecchio al nuovo proprietario, già noto per un altrettanto surreale episodio avvenuto a San Benedetto nel settembre 2002
...

Francesco Agnello, Tony Tiong e, nel riquadro, le lacrime di Luciano Gaucci dopo la tentata vendita della Samb ad Agnello nel 2002

 

di Pier Paolo Flammini

 

La notizia ha del clamoroso, e quasi supera quella della mancata iscrizione dell’Ancona Calcio in Serie C: il glorioso club biancorosso è stato ufficialmente ceduto da Tony Tiong, imprenditore malese che l’aveva acquistata da Canil e gestita per due stagioni fino all’incredibile epilogo, a tal Francesco Agnello.

 

Le prime notizie, e la foto divulgata per accompagnare l’accordo tra i due, definiscono Agnello “imprenditore del settore delle bibite e delle bevande“. E inoltre: di Torre Annunziata. Guarda un po’ che è proprio lui?

 

Ebbene sì. Nonostante il sindaco di Ancona Silvetti non si fidi e stia lavorando per iscrivere l’Ancona in Serie D in sovrannumero, confidando su un altro gruppo di imprenditori, Tiong tenta una carta maldestra accordandosi con, appunto, tal Francesco Agnello.

 

Nome non nuovo per le cronache calcistiche, perché nella sua lunga vita di aspirante presidente il nome di Agnello è girato un po’ in tutta Italia, soprattutto al sud, accostato di volta in volta alla Salernitana, alla Reggina, alla Casertana, al Barletta. Ma anche, agli esordi, alla Samb.

 

Evidentemente la terra marchigiana attrae Francesco Agnello, che nel settembre 2002 sembrava essere sul punto di subentrare a Luciano Gaucci alla guida della Samb, che era reduce da due promozioni e da una semifinale play off persa tra molte recriminazioni. Agnello si presentò alla sala stampa del “Riviera delle Palme”, parlò della sua Fonterme Spa (o Srl, scusate, non ricordo a distanza di 22 anni) e addirittura di studi in Svizzera, ma subito dopo si dileguò.

 

Il motivo: firmato l’accordo, Gaucci capì che a quel preliminare non sarebbe seguito nulla. Così Big Luciano, accompagnato dall’allora compagna Elisabetta Tulliani, venne al “Riviera” per chiedere scusa ai tifosi della Samb che affollarono il piazzale della tribuna costringendo Gaucci a salire sulla scalinata per farsi ascoltare. Ma le lacrime del pentimento gli impedirono di spiegarsi a dovere su quanto fosse accaduto.

 

Nel frattempo, evidentemente, Agnello è rimasto impicciato con questioni di bibite e acque minerali e adesso, chissà come, si è accordato con Tony Tiong.

 

Il sindaco Silvetti e i tifosi anconetani, sicuramente, non hanno bisogno di approfondire tanto a fondo per capire la situazione.

 

IL COMUNICATO DI TIONG –  La chiusura dell’operazione è stata comunicata dallo studio Giangrande di Milano: “In nome e conto del signor Tony Tiong, si comunica che nella mattinata odierna, presso il notaio Lauro Gallori in Roma, si è tenuto il closing dell’operazione di cessione del controllo della società U.s. Ancona S.r.l., con l’assistenza lato acquirente dello Studio Galoppi & Partners insieme all’advisor dottor Marsella e lato venditore lo scrivente insieme agli studi Ontier Italia e Olg e al commercialista dottor Ripa”, si è letto nel comunicato. E ancora: “La nuova proprietà della società U.s. Ancona S.r.l. è rappresentata dall’imprenditore dottor Francesco Agnello e comunica che, entro l’inizio della prossima settimana, verranno formalizzate le nuove cariche sociali, l’organigramma e il progetto sportivo”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X