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La Samb fa sognare con uno stadio da Mille e Una Notte, è tempo di unire le forze e ridurre le polemiche

SAN BENEDETTO - Mentre si attendono risposte dal sindaco che incontrerà i tecnici comunali, le immagini diffuse dal club eccitano la tifoseria. Occorre però uscire dall'accerchiamento continuo e tentare di ottenere quanto auspicato con il contributo di tutti gli attori in causa
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Samb Stadium, rendering

 

di Pier Paolo Flammini

 

Fanno sognare più il duo “dream team” Sbaffo-Kerjota, nuovi acquisti che fanno della Samb una delle favorite, se non la favorita in assoluto, del prossimo campionato (ma occhio a L’Aquila e Avezzano, almeno), oppure le immagini diffuse in giornata dalle pagine social della Samb in merito all’idea progettuale relativa alla riqualificazione dello stadio “Riviera delle Palme”?

 

Samb Stadium, il disegno del progetto di Massi per la riqualificazione del Riviera delle Palme

Certo, il calciomercato fa sognare ma anche una riqualificazione di tal fatta, con tutto quel che ne consegue sia in termini di redditività per la Samb che – va detto – di potenziale attrattività per San Benedetto e la Riviera tutta, non lascia indifferenti. Progetto che la famiglia Massi, proprietaria della U.S. Sambenedettese, ha chiesto di realizzare all’architetto di fiducia Albino Scarpantoni, il cui studio ha già completato l’ipotesi di riqualificazione dello stadio “Ciarrocchi” di Porto d’Ascoli, quale sede del settore giovanile della Samb, consegnato al Comune di San Benedetto lo scorso 15 aprile.

 

Samb Stadium, rendering esterno

Le immagini, due rendering che illustrano l’idea di intervento all’esterno della Curva Nord, dopo che nei mesi scorsi erano state diffuse immagini, meno dettagliate, su come vorrebbe trasformare il “Riviera delle Palme” il presidente Vittorio Massi. Lo ripetiamo: un effetto Ballarin, con il secondo anello che scende fino all’altezza del prato e l’uso degli spazi sottostanti per scopi commerciali o ricreativi. Una sorta di “bingo”, sportivo ed economico (ovviamente nelle intenzioni, poi ci vuole la prova dei risultati).

 

 

Il Riviera delle Palme Samb Stadium

La “controffensiva” mediatica della Samb arriva dopo una settimana, anzi due, ad alta tensione. Prima il tira e molla con Faccioli concluso con un nulla di fatto, poi i due annunci-bomba di Sbaffo e Kerjota, le polemiche con la Recanatese e, a seguire, le critiche all’Amministrazione Comunale per le mancate risposte sul “Ciarrocchi” e infine le rimostranze verso le ipotesi progettuali del gruppo di imprenditori (tra cui quella dell’ex main sponsor Sideralba di Rapullino, ma insieme ci sono altri costruttori sambenedettesi come D’Isidori e Piergallini & Pignotti) per il progetto relativo all’Area Brancadoro.

 

Un po’ troppo.

 

Tenere troppo alta la tensione rischia di essere controproducente per un ambiente che più focoso non si può, letteralmente assetato di Samb e che non vede l’ora di rivedere la propria squadra e abbandonare una categoria purtroppo molto complicata.

 

Il sindaco Spazzafumo nella giornata di venerdì dovrebbe incontrare i tecnici comunali dei diversi settori coinvolti dalla progettazione sul “Ciarrocchi”: da capire se emergeranno delle eventuali criticità da parte loro rispetto al progetto della Samb (che chiede un affidamento diretto per 40 anni). Ovviamente dalle risposte sul “Ciarrocchi” dipenderà anche il futuro del “Riviera”.

 

L’impressione? Abbassare il tasso polemico conviene a tutti, sedersi attorno a un tavolo, eventualmente anche con i proprietari dell’Area Brancadoro, potrebbe essere utile a tutti e quindi alla città di San Benedetto. Avere un “Riviera” come quello mostrato nei rendering della Samb sarebbe un risultato che porterebbe lo stadio sambenedettese a essere un’attrattiva in tutto il Centro Italia – Roma esclusa, ovviamente – lo stesso avere un “Ciarrocchi” funzionale. Il rischio di uno strappo, invece, sarebbe difficilmente spiegabile, alla luce di quello che avviene in tante altre città italiane (notizia di oggi è che la città di Trapani concederà al Trapani Calcio lo stadio per 99 anni).

 

I modi per vincolare l’uso degli impianti alla Samb Calcio, a prescindere da passaggi di mano futuri o peggio disavventure economiche, ci possono essere tutti.

 

Lasciarsi scappare questa occasione sarebbe troppo grave.


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