di Marco Braccetti
«Non capisco come si possa continuare ad andare avanti così».
È davvero scoraggiato Francesco Costantini: commerciante ambulante regolare, costretto a guardare con impotenza il nuovo boom dell’abusivismo. Sulla riva, ormai vengono installati dei veri e propri stand espositivi.
Pochi giorni fa, lui ha filmato la situazione, inviando poi tutto, tramite Social, al sindaco Antonio Spazzafumo, sollecitandone un intervento. Il primo cittadino ha risposto di aver richiesto la collaborazione di tutte le forze dell’ordine e di monitorare la situazione. Insomma, potrebbe presto arrivare un giro di vite. Magari non solo on the beach, ma pure nelle aree del centro dove – il martedì ed il venerdì – si svolge il consueto mercato.
Ma, secondo Costantini, attualmente il gran bazar è soprattutto sulla sabbia: «C’è qualche spiaggia libera totalmente occupata dagli abusivi. Tanto che i bagnanti che vorrebbero mettersi vicino alla riva non possono farlo, perché c’è l’occupazione di questi soggetti. Ogni tanto vedo anche che si accendono delle discussioni, perché giustamente i bagnanti si lamentano».
Certo è che, in città, gli abusivi sentono di poter agire indisturbati e la cosa manda in bestia molti onesti cittadini. Su questo fronte: due giorni fa, durante il mercato del martedì, lungo via Roma, è andata in scena una plateale sfuriata rivolta a due giovani agenti della polizia municipale da un uomo in macchina. L’automobilista, evidentemente, poco prima aveva fatto un giro tra le bancarelle, ravvisando la presenza di troppi irregolari. «Avvengono continuamente illeciti sotto i vostri occhi e voi non intervenite», gridava l’uomo ai due vigili.
Tornando in spiaggia, Costantini nota con amarezza che ciò che si vede a San Benedetto non ha paragoni con realità vicine: «Ad Alba Adriatica, ad esempio, la polizia municipale ha acquistato dei quad con cui effettuare dei pattugliamenti costanti della riva. Lì, certo, gli abusivi ancora presenti, ma in maniera itinerante, senza arrivare a creare dei veri e propri mercati, con stand, carrelli, appendini ed espositori. Ci sono giorni che chi lavora abusivamente in spiaggia guadagna di più di un commerciante regolare del mercato di San Benedetto e ciò non è tollerabile».
Da tante estati, la costa sambenedettese fa i conti con un’invasione di vu cumprà. Il caso scoppiò durante la stagione balneare 2014, anche dopo le clamorose proteste di Costantini, il quale si mise letteralmente a fare l’abusivo, installando bancarelle fuorilegge sia in centro (nel centralissimo pontino di viale Moretti) sia in spiaggia. Le autorità locali attuarono poi un forte irrobustimento dei controlli ma, a distanza di 10 anni, le cose sono tornate come prima. Forse, peggio di prima.
«Ben vengano nuovi controlli – dichiara Roberto Razzetti, responsabile Aree pubbliche di Confcommercio – ma i cosiddetti “vu cumprà” sono soltanto l’ultimo anello di una catena criminale. Se si vuole affrontare il problema, le forze dell’ordine dovrebbero puntare a monte nella filiera dell’illecito, risalendo a produttori e distributori. Perché, anche se si ferma un abusivo e si sequestra un quantitativo di merce, ne sono subito pronti altri dieci. A San Benedetto sono tantissimi e un intervento limitato servirebbe solo a tamponare un fenomeno di vaste proporzioni».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati