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Disabilità gravissima, l’appello delle famiglie: «Al Biancazzurro subito una residenza per i nostri figli»

SAN BENEDETTO - I genitori chiedono che venga istituita presso il centro sambenedettese in virtù della legge regionale 21/2016: «Basta lungaggini burocratiche, non si può più fare finta di nulla»
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Le famiglie chiedono di portare a termine la pratica burocratica per l’istituzione di una residenza al Centro Biancazzurro

 

di Giuseppe Di Marco

 

Hanno atteso per anni che i servizi necessari per i loro figli venissero istituiti in Riviera, e ora sono decisi a portare la loro battaglia fino in fondo. E’ questo il messaggio che un gruppo di famiglie ha deciso di lanciare alle istituzioni, chiedendo specificamente una residenza assistenziale per la disabilità gravissima nel Comune di San Benedetto.

 

«Siamo più di 15 genitori anziani con figli disabili gravi e gravissimi – scrivono – Ci troviamo in una situazione non più sostenibile da famiglie stanche e senza più forze». La richiesta s’impernia sulla legge regionale 21 del 2016, che contiene le disposizioni sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture e dei servizi socio-sanitari.

 

«C’è, a San Benedetto, una struttura residenziale in grado di funzionare da subito presso il Biancazzurro – continuano i genitori – con posti letto liberi, pensata e allestita per offrire assistenza e cura ai nostri figli, che a causa delle lungaggini burocratiche – controlli, verifiche, modifiche – per noi genitori è diventata un miraggio. Ci chiediamo come sia possibile che nonostante una legge regionale chiara e specifica si continui a rimandare ciò che dovrebbe essere un diritto acquisito. Ci chiediamo se qualcuno si rende conto di quanto sia logorante negli anni accudire figli che si trovano da 40 o 50 anni con gravissime disabilità ogni giorno 24 ore su 24 con l’angoscia del futuro, senza alcuna certezza».

 

La soluzione del problema, fanno intendere i genitori, non è più procrastinabile. «Noi famiglie non chiediamo altro che di vedere sbloccata questa situazione immediatamente per tirare un sospiro di sollievo e sapere che i nostri figli hanno una collocazione dignitosa ed essere tranquilli se qualcuno di noi dovesse mancare. La nostra richiesta è semplice, chi di dovere prenda in mano la situazione e agisca immediatamente. Non si può più fare finta di nulla».


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