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L’Ascoli e un ambiente da ricompattare: situazione tesa anche a Perugia, Pescara e Ferrara

CALCIO - Se nel Picchio i ritardi sul fronte cambio di proprietà si ripercuotono sulla programmazione della nuova stagione, i lavori procedono a rilento anche in casa di alcune "nobili decadute", prossime avversarie nel girone B di terza serie: Santopadre rifiuta offerte in Umbria, Tacopina contestato alla Spal, manifestazioni contro Sebastiani in riva all'Adriatico
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di Salvatore Mastropietro

 

Prosegue sotto traccia il lavoro in casa Ascoli verso la ricerca di una nuova proprietà dopo la stipula tra l’attuale società e l’Amministrazione comunale di un patto riservatezza che autorizza il dottore commercialista Enrico Diomedi ad agire per individuare potenziali acquirenti delle quote della Ferinvest della famiglia Pulcinelli (58%) e della Cedibi Srl di Giuseppe Mancuso (32%). Sul tavolo resta l’idea di mettere su una cordata “locale” coordinata la Metalcoat che potrebbe contare sul supporto di diversi soci di minoranza, tra cui l’ex patron Francesco Bellini. Da definire ancora definitivamente, tuttavia, la composizione dell’eventuale nuova compagine interessata all’acquisizione della società.

 

La mancanza di novità concrete in breve termine sotto questo punto di vista si ripercuoterà anche sulla programmazione della prossima stagione sportiva. Allo stato attuale, infatti, è stata ancora decisa la data del raduno precampionato (15 luglio), ma sul fronte mercato – nonostante una rosa più che dimezzata a partire dal 1° luglio – le priorità saranno associate alle uscite e non alla costruzione dell’organico.

 

(foto Ascoli Calcio)

Gran parte delle dirette concorrenti stanno cominciando a muovere i primi passi, ma in diverse sono ancora in alto mare e in situazioni per certi versi simili a quella dell’Ascoli. Un confronto, ad esempio, può essere effettuato con piazze “storiche” come Pescara, Perugia e Ferrara (Spal), dove continua a persistere un clima di contestazione rispettivamente verso le proprietà guidate da Daniele Sebastiani, Massimiliano Santopadre e Joe Tacopina.

 

Nel caso degli umbri, inoltre, la situazione è particolarmente inasprita dal rifiuto della proprietà Santopadre di un paio di offerte per la vendita del club (da parte di un gruppo lussemburghese e da una cordata di imprenditori locali). Nel capoluogo abruzzese è stata organizzata per la giornata di sabato oggi, sabato, una manifestazione di protesta della tifoseria verso Sebastiani, che sta contestualmente lavorando ad un rafforzamento della compagine societaria. Delle tre società menzionate, solo la Spal al momento ha definito lo staff tecnico: Andrea Dossena ha preso il posto dell’esperto Domenico Di Carlo.

 

In Serie C, probabilmente più che in altri campionati, le idee chiare e la tempestiva programmazione sono spesso più decisive anche degli investimenti economici: Perugia, Spal e Pescara lo vivono sulla propria pelle da una stagione o anche più, l’Ascoli, se vorrà giocare un ruolo da protagonista per reagire fin da subito alla retrocessione, deve tenerne conto fin da subito.


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