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Mucillagini, si spera nella mareggiata di martedì, problemi al porto di San Benedetto

TUTTI IN ATTESA della perturbazione proveniente da nord che potrebbe aumentare il moto ondoso e dileguare la proliferazione algale che sta mettendo in apprensione il turismo e la marineria
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Mucillagini nel porto e sulla spiaggia di San Benedetto

 

di Pier Paolo Flammini

 

Passi a dire che non sono dannose per la salute e che sono un elemento naturale che periodicamente si presenta in Adriatico, quando le condizioni meteo sono tipicamente estive: le “mucillagini” fanno tornare alla mente quanto accadde alla fine degli Anni Ottanta, soprattutto nella zona nord, quando per tantissimi giorni d’agosto il mare fu coperto da una patina marroncina.

 

Il fenomeno si è sviluppato sempre a partire dal nord dell’Adriatico già una decina di giorni fa, e le correnti hanno trasportato le “microalghe” verso sud, lambendo negli ultimi giorni anche la “Riviera delle Palme”. Essendo solo all’inizio di luglio, c’è ovviamente apprensione perché se il fenomeno dovesse sussistere fare il bagno in acqua diventerebbe poco piacevole, con effetti nefasti per il turismo. Diverso, invece, se entro pochi giorni la situazione rientrasse nella normalità.

 

Ecco che, per una volta, operatori turistici e villeggianti sperano, per paradosso, nel maltempo e soprattutto in una mareggiata: le previsioni sembrano assistere questa speranza perché a partire dalla serata di oggi, lunedì 1° luglio, è attesa qualche pioggia e da domattina, 2 luglio, il vento girerà da maestrale aumentando il moto ondoso. Ci sarà mare mosso sia martedì che mercoledì pomeriggio, poi, nel fine settimana, sono previste di nuovo temperature molto alte, tipiche del mese di luglio.

 

Basterà? Chissà.

 

Intanto la situazione, oltre che per il turismo, sta diventando difficoltosa per il settore della pesca, perché ovviamente la proliferazione di alghe rende complicate le operazioni di pesca: le reti si invischiano del materiale organico, ad esempio. Pietro Ricci, storico marittimo sambenedettese, ha diffuso un video sulla situazione all’interno del porto di San Benedetto: con l’apertura dell’imbocco verso nord le mucillagini, provenienti da quella direzione, si sono accumulate all’interno del porto: «Così non l’ho mai vista» commenta Ricci (a corredo delle sue dichiarazioni, alcuni fermo immagini tratti dai suoi video). L’attività da pesca è difficoltosa soprattutto all’interno delle 12 miglia.

 

Altri ricordano in che modo si mosse San Benedetto nella critica estate, già citata, del 1989: ad esempio Federico Palestini, noto chef sambenedettese, scrive: «Il Comune di San Benedetto nella prima emergenza mucillagine acquistò due chilometri di barriere antimucillagini, e fui proprio io a consigliare dove acquistarle e proporre il montaggio da una scogliera all’altra, bisogna tirarle fuori e montarle prima che sia tardi per il turismo balneare, per la pesca il problema è più serio». Ricorda che trova conferma nel ricordo di Paolo Perazzoli, all’epoca consigliere comunale del Pci e poi, qualche anno dopo, sindaco: «Non so se sono state recuperate (ammesso che fossero recuperabili) ed eventualmente riutilizzabili».

 

Lunedì la situazione, grazie già a una leggera mareggiata nella notte di domenica e al vento più teso da scirocco, è parsa già leggermente migliorata ma un primo bilancio lo si potrà fare giovedì: se cioè il fenomeno rientrerà oppure se nel 2024 l’Adriatico dovrà convivere con le alghe.

 

«Sono eventi naturali, il mare non è sterile con la temperatura alta le alghe si sono staccati dai fondali e diventate gelatinose – commenta Marco Giacomozzi, imprenditore balneare – Brutto da vedere certo, ma nel mare succedono queste cose. Già il mare che si è ingrossato domenica ha pulito un po’ la situazione, probabilmente con la mareggiata attesa tutto tornerà come prima»

 


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