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In carcere da innocente, lo Stato lo risarcisce per l’ingiusta detenzione

ASCOLI - Era stato arrestato per un traffico di droga a cui era del tutto estraneo e rimase in custodia cautelare per quasi un anno. Gli spettano 80.000 euro
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Foto di repertorio

 

Un nigeriano di 39 anni è stato incarcerato ingiustamente per quasi un anno, accusato erroneamente di traffico di stupefacenti basato su riconoscimenti fotografici sbagliati. Difeso dall’avvocato Simone Matraxia, l’uomo ha ottenuto gli arresti domiciliari durante il procedimento, ma le contraddizioni dei testimoni hanno evidenziato la sua innocenza.

Assolto da ogni accusa, il legale ha avviato una causa contro lo Stato italiano per ingiusta detenzione. Il presidente della Corte di Appello di Ancona ha ordinato al Ministero dell’Economia di risarcire l’uomo con quasi 80mila euro.

Matraxia ha sottolineato l’importanza di una valutazione equitativa che consideri non solo la durata della detenzione, ma anche le conseguenze personali e familiari della privazione della libertà. L’indennizzo è stato calcolato sulla base della giurisprudenza che prevede 235,82 euro per ogni giorno di detenzione, dimezzata per gli arresti domiciliari. L’uomo è stato incarcerato dal 21 dicembre 2018 al 19 gennaio 2020, portando il risarcimento finale a circa 80mila euro, oltre alle spese legali.


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